Aborto, Pcp: «bandierine, strumentalizzazioni e scarso rispetto dei diritti delle donne»
In aula prevale una risoluzione della maggioranza sulla mozione di Pcp ma il succo è lo stesso: «fuori le associazione del Terzo settore dai consultori»
Aborto, Pcp: «bandierine, strumentalizzazioni e scarso rispetto dei diritti delle donne». Motiva così il j’accuse Progetto civico progressista.
Il j’accuse
Scrivono le consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli: «La maggioranza ha depositato una risoluzione sullo stesso tema, senza peraltro nemmeno illustrarne le motivazioni. Considerata l’importanza dell’argomento ci saremmo aspettate una proposta emendativa o comunque almeno una comunicazione. Si è invece preferito, ancora una volta, rifiutare un confronto nel merito di una nostra proposta adducendo motivazioni pretestuose. Infatti l’impegno della risoluzione di maggioranza, pur essendo più confuso e meno puntuale rispetto a quello da noi proposto, in sostanza riconosce la necessità di non prevedere il coinvolgimento delle associazioni sopracitate nei servizi consultoriali, e pertanto lo abbiamo votato».
«Tuttavia rileviamo che la volontà di piantare una bandierina da parte di questa maggioranza – prosegue la nota -, che comprende 3 esponenti del PD e 2 “cespugli”, e di sminuire un’impegnativa dai contenuti condivisi da tutte le forze progressiste nazionali, ha prevalso. Ciò ha inoltre permesso una forte strumentalizzazione da parte della Lega che ha depositato 60 risoluzioni a scopo ostruzionistico, dimostrando uno scarso rispetto per i diritti delle donne. Per questo abbiamo deciso di abbandonare l’aula. Ancora una volta evidenziamo l’incoerenza di questa maggioranza, ed in particolare dei rappresentanti in Consiglio del Pd, rispetto a metodi e contenuti seguiti e proposti dalle forze progressiste».
(re.aostanews.it)