Commemorazione Chanoux al veleno, Testolin: «polemiche forzate e fuori dal contesto»
Il capo dell'esecutivo ha ricordato in Consiglio Valle l'incontro romano tra Pas e il governo Meloni per la consegna del dossier sull'ipotesi di istituzione di una zona franca
Commemorazione Chanoux al veleno, Testolin: «polemiche forzate e fuori dal contesto». Lo ha detto il presidente Renzo Testolin rispondendo a un’interrogazione.
Su l’Italie pas de nos, la canzone di Philippe Milleret di Pays d’Aoste Souverain, nei cui versi il musicista definisce Roma “ pattumiera” e “ nemica” della Valle d’Aosta, la polemica non si placa. A chiederne conto in Consiglio Valle il gruppo di Forza Italia che reclama una spiegazione dal presidente Testolin.
Testolin ha ricordato in aula l’incontro romano tra Pas e il governo Meloni per la consegna del dossier sull’ipotesi di istituzione di una zona franca.
La risposta
Così il capo dell’esecutivo: «Il clima da campagna elettorale che occupa ormai stabilmente le nostre vite è comprensibile, ma queste polemiche forzate ed estrapolate dal contesto sembrano piuttosto un eccesso di protagonismo. Dico questo perché, se non ricordo male, i rappresentanti di Pas nel 2023 furono ricevuti a Palazzo Chigi da esponenti del Governo e della maggioranza, consegnando loro un dossier sulla zona franca dal titolo “Riflessioni e leggi per l’applicazione di un diritto violato”, definito “il primo passo verso una più ampia autonomia di governo e l’autodeterminazione dei valdostani nel medio e lungo termine”. Mi è parso di capire che a questo proposito non vi fosse alcuna preoccupazione da parte delle Istituzioni romane riguardo alle idee e alle intenzioni di Pays d’Aoste Souverain».
Fusciacca tricolore
Per quanto riguarda la questione della fusciacca tricolore, la risposta è già stata data dal presidente del Cpel e, peraltro, si tratta di una polemica sterile, scatenata solo dopo la cerimonia di Rovenaud e scaturita da considerazioni del tutto personali. A questo proposito segnaliamo come il sindaco di Valsavarenche, con cui ho condiviso la cerimonia, abbia indossato la fusciacca con tutta serenità, così come gli altri sindaci presenti, ai quali non è stato imposto nulla e che hanno indossato la fusciacca secondo quanto previsto dalla normativa regionale, che prevede – oltre allo stemma della Repubblica – lo stemma della Regione e del Comune: la loro partecipazione ha testimoniato fortemente la presenza delle loro comunità alla commemorazione dell’ottantesimo anniversario dell’assassinio di Emile Chanoux sottolineando l’importanza di questo momento del ricordo.Grazie a questa iniziativa mi ha fatto molto piacere apprendere che Forza Italia condivide l’attuale pensiero di Chanoux».
La Carta di Chivasso
«Un regime federale e repubblicano a base regionale e cantonale è l’unica garanzia contro un ritorno della dittatura, la quale trovò nello stato monarchico accentrato italiano lo strumento già pronto per il proprio predominio sul paese» recita nel preambolo la Carta di Chivasso. Carta alla quale Chanoux diede, secondo il suo pensiero e i suoi ideali, un forte contributo. Un manifesto politico ancora attuale, sul quale posso dire che potremmo trovare condivisione e collaborazione. Per concludere, permettetemi, signori consiglieri, di sottolineare quanto sia interessante e del tutto legittimo poter esprimere opinioni e giudizi in tutte le situazioni e soprattutto in momenti particolari come quello della commemorazione di Chanoux, ma sarebbe certamente più opportuno farlo quando si partecipa personalmente a tali manifestazioni e situazioni, in segno di rispetto e di attenzione agli eventi celebrati».
(re.aostanews.it)