Commemorazione morte Chanoux al veleno: inaccettabile che i sindaci siano obbligati a indossare la fascia tricolore
“Tranne un collega che lo ha detto non ufficialmente, nessuno dei sindaci si è sentito a disagio – e si sente abitualmente -, a indossare la fascia tricolore”. Lo dice Alex Micheletto, sindaco di Hône e presidente dell’associazione dei sindaci della Valle d’Aosta, in risposta al video-denuncia del musicista di Fénis, Philippe Milleret, portavoce del movimento indipendentista Pays d’Aoste Souverain, il quale terminata la sua esibizione canora a Valsavarenche dove è stato commemorato l’80° anniversario della morte di Emile Chanoux, ha lanciato parole al veleno attraverso un video sui social.
L’accusa
“Non è possibile che lo Stato italiano imponga attraverso i suoi e i nostri dirigenti di indossare la fusciacca tricolore – ha detto Milleret -. Molti dei sindaci presenti a Valsavarenche non volevano indossarla, me lo hanno detto personalmente”.
L’affondo: “E’ possibile che durante anche queste commemorazioni noi siamo obbligati a sottostare alle leggi dello Stato italiano? Solidarietà a quei sindaci che sono stati obbligati a farlo. Mettiamo in pratica quello che ci ha lasciato Emile Chanoux”.
Le repliche
“Ripeto: nessuna lamentela – replica Micheletto -. Lo Stato italiano è ancora il nostro Stato. Quando sarà, e se lo sarà, deciso che la fascia tricolore non si dovrà più indossare, ne prenderemo atto. Fino ad allora, però, nessun imbarazzo: abbiamo giurato sulla Costituzione e rappresentiamo tutti i nostri concittadini”.
“Le polemiche personali non scalfiscono fortunatamente il significato, il valore e la profondità del momento commemorativo e celebrativo di ieri 18 maggio – commenta il presidente della Regione, Renzo Testolin -. Così come non alterano il sentimento profondo del ricordo e dell’esempio di Emile Chanoux. A Rovenaud si sono incontrate le diverse sensibilità autonomiste e federaliste: uomini e donne che amano la Valle d’Aosta e che sognano e lavorano per un futuro di progresso per la nostra comunità, nel solco dell’esempio e degli ideali di Chanoux. Questo è quello che conta. Questo è il messaggio che è stato condiviso. I bisticci e le schermaglie tra estremismi non ci appartengono e non fanno parte del percorso di valorizzazione della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia che il comitato dell’80° sta costruendo con tutti coloro che credono nel valore di questi ideali”.
«Una strumentalizzazione vergognosa e indegna della figura di Émile Chanoux a cui non avremmo mai pensato di dover assistere – tuona Forza Italia -. L’aver dovuto assistere a un’esibizione musicale (espressamente pagata per l’occasione con soldi pubblici) in cui si è definita Roma «pattumiera» e «nemica» della Valle d’Aosta ci ha lasciati esterrefatti e sbigottiti».
Contro Milleret si scaglia anche Fratelli d’Italia, che definisce il musicista uno «strimpellatore pagato dalle istituzioni». Fratelli d’Italia esprime «sconcerto e sdegno nell’aver sentito definire Roma “ pattumiera” e “ nemica” della Valle d’Aosta».
Sia Forza Italia che Fratelli d’Italia puntano anche il dito contro il presidente della Regione e il Deputato per il “loro silenzio” e ringraziano il sindaco Micheletto per la sua presa di posizione.
La commemorazione
Sabato 18 e domenica 19 maggio diversi appuntamenti per celebrare l’80° anniversario della morte di Emile Chanoux.
Sabato cerimonia a Rovenaud, villaggio natale del Martire della Resistenza valdostana, nel comune di Valsavarenche, dove è stata posata una targa commemorativa, di fronte al museo e centro di documentazione che già gli è dedicato.
Tra le autorità presenti, oltre a diversi consiglieri regionali e sindaci con in testa Alex Micheletto, anche il presidente della Regione, Renzo Testolin, e il deputato Franco Manes.
Il musicista Milleret, tra le altre, ha proposto “Italie pas de nos”.
Le iniziative per ricordare Chanoux proseguono domenica 19, in una forma inusuale e innovativa. Dalla collaborazione tra la Fondazione Émile Chanoux e la compagnia di teatro popolare ‘Le Digourdì’ ha preso forma una lettura animata intitolata ‘L’homme au coeur valdôtain – Le Digourdì présentent la vie d’Émile Chanoux’ (Teatro Splendor di Aosta, alle 20.30, con ingresso libero).
In serata un’altra novità: la presentazione da parte dell’associazione ‘Patoué eun Mezeucca’, che ha lo scopo di promuovere l’uso del Patois nella canzone popolare in Valle d’Aosta e nelle regioni limitrofe, del video-clip – girato in alcuni luoghi significativi come Trois Villes di Quart, Chesod di Antey-Saint-André e il Museo della Resistenza di Perloz – della versione in patois francoprovenzale valdostano del canto della Resistenza ‘Bella Ciao’.
(L. M.)