Festival delle arti marziali: aikido e non solo per disinnescare il bullismo
Venerdì 24 maggio l'evento conclusivo del progetto 'Disinneschiamo il bullismo con le arti marziali' alla palestra di via Volontari del Sangue, con prove gratuite di Aikido, Karate e Krav Maga
Festival delle arti marziali: aikido e non solo per disinnescare il bullismo.
«Disinnescare il bullismo con consapevolezza, non con la violenza», annuncia Rocco Foti, maestro di aikido e ideatore del progetto “Disinneschiamo il bullismo con le arti marziali”, durante la conferenza stampa di presentazione del 1º Festival delle Arti Marziali, questa mattina, mercoledì 15 maggio, al Salone Ducale del Comune di Aosta.
L’arte della non violenza
«L’aikido è di base considerata l’arte della non violenza, è efficace, ma vuole evitare il conflitto, non lo cerca. Non insegna ad offendere, sminuire o infierire la persona che ti ha attaccato. C’è il rispetto prima di tutto». spiega Foti.
Tramite questa filosofia prende forma un progetto, inserito nel bando regionale promosso dall’Assessorato dei Beni e Attività culturali, che nasce dalla realtà quotidiana.
«Lo spunto arriva leggendo i giornali o il web e vedendo che esiste un’amplificazione delle azioni di bullismo, della sottomissione degli altri, a volte anche per vantarsi sui social. Avevo già proposto un corso di autodifesa nel 2019 – spiega Foti – e avevo intuito che c’era interesse. Nel tempo mi sono reso conto però che accanto alle mie conoscenze erano necessarie delle professionalità con alle spalle preparazione e studio come la dottoressa Selena Spalla (Psicologa dello sport e dell’età evolutiva) e la dottoressa Beatrice Caddeo (Professoressa laureata con tesi sulla ‘ndrangheta in Valle d’Aosta, ndr). Unendo le nostre competenze, ha preso avvio l’iniziativa, partendo dalle scuole».
Nelle scuole, un inizio tutto in salita
Il percorso, in alcune classi degli istituti Corrado Gex e Don Bosco è iniziato in salita, scontrandosi con la titubanza degli studenti.
«Il primo impatto è stato molto freddo con alunni quasi annoiati. Ma tramite un approccio giovanile, diretto, abbiamo cercato di essere maggiormente empatici. Abbiamo voluto capire cosa avessero loro da dire, abbiamo dato priorità all’ascolto, tentando di sapere se fossero stati già coinvolti direttamente o indirettamente in episodi».
Dopo un primo confronto dialettico si è svolta una parte in palestra «in cui ho cercato di evidenziare situazioni di pericolo o minaccia e insegnato loro a riconoscere quei momenti, fornendo inoltre dei piccoli cenni di autodifesa.
L’ultimo passaggio, nuovamente in classe, è stata la creazione di una storia che dovesse per forza attingere al proprio vissuto personale.
I podcast nello studio mobile di Top Italia Radio
Sono state create dieci narrazioni, divenute nello studio mobile di Top Italia Radio dei podcast molto intensi e personali. Cinque hanno la prospettiva della persona bullizzata e cinque del bullo, visto che spesso lui stesso possiede condizioni di debolezza e sofferenza alle spalle tramutate in violenza.
Il valore delle arti marziali assume quindi un ruolo catartico in entrambi i casi.
«Sono fondamentali sia per chi subisce atti di bullismo, con l’acquisizione di consapevolezza e sicurezza, sia per colui che li ha compiuti, perché si impara a canalizzare nella maniera migliore le proprie emozioni» sottolinea Foti.
Il 1º Festival delle arti marziali
La conclusione del progetto sfocia nel Festival delle arti marziali, patrocinato dal Comune di Aosta, che si svolgerà venerdì 24 maggio alla palestra di via Volontari del Sangue.
Durante la mattina ci sarà spazio per le scuole, mentre dalle 15 alle 18 l’evento sarà aperto all’intera cittadinanza.
Ci sarà la possibilità di avvicinarsi alle arti, osservarle, iniziare a comprenderle e testarle.
Purtroppo lo svolgimento durante un giorno lavorativo ha fatto venire meno la partecipazione di alcune discipline che auspico possano esserci il prossimo anno.
Aikido, karate e krav maga
«Saranno presenti due scuole di aikido, una di karate e una di krav maga.
E a proposito sono felice che ci sia il krav maga, che so non essere un’arte marziale, ma è molto efficace per la difesa personale. Agli occhi dei giovani può essere affascinante la sua presenza e per questo ho deciso di inglobarla nella giornata» conclude Foti.
Nella foto in alto, da sinistra, Enrico Vettorato, Fabio Molino, Rocco Foti e Rosa Soresi.
(re.aostanews.it)