Toponomastica in Valle d’Aosta: ‘Nos Accents’ diventa associazione di promozione sociale
Il Comitato si è trasformato in associazione con l'obiettivo di verificare i toponimi e verificarne il corretto utilizzo
Toponomastica in Valle d’Aosta: ‘Nos Accents’ diventa associazione di promozione sociale.
Nel solco di un impegno sentito verso un patrimonio linguistico e culturale a oggi minacciato dal declino, dal suo precedente status di comitato ‘Nos Accents‘ è cresciuto sino a trasformarsi nella prima associazione di promozione sociale interamente dedicata alla toponomastica in Valle d’Aosta.
Formata da una decina di membri tra studiosi, giornalisti, docenti e professionisti valdostani, essa si trova a oggi sotto la guida di un direttivo composto dal presidente Roland Martial, dal suo vice Joël Farcoz e dal segretario Stefano Cretier.
Minacce alla toponomastica
«Era il 1992 quando il Centre d’Études francoprovençales René Willien rendeva noto il monito del linguista e antropologo svizzero Ernest Schüle, secondo cui il progressivo abbandono delle professioni agricole e il lento spopolamento della montagna rappresentavano minacce concrete per la toponomastica – rammenta Martial -.
Di qui dunque l’importanza di recensire i nomi dei nostri luoghi come già fatto a livello regionale ma anche di applicarli e utilizzarli nella quotidianità amministrativa di modo che essi non vengano dimenticati e anzi restino scritti all’interno di documenti e decreti pubblici».
Una delle prime attività già in calendario per ‘Nos Accents’ coincide con la realizzazione di ricerche puntuali e studi autorevoli che saranno poi oggetto di divulgazione al grande ed esperto pubblico; dando vita a nuovi legami con le istituzioni comunali e regionali, poi, lo scopo dei membri dell’associazione sarà quello di sensibilizzarne i governi e gli attori circa l’importanza di preservare una toponimia riconosciuta dall’UNESCO quale patrimonio culturale immateriale.
Obiettivo: verificare i toponimi e vigilare sull’applicazione
«La nostra intenzione non è di certo cambiare i nostri toponimi bensì soltanto verificare che quelli approvati e adottati in maniera ufficiale da Regione e Comuni siano effettivamente applicati – prosegue ancora Martial -.
I nomi che i nostri antenati hanno assegnato a paesi e località sono un patrimonio che si trasmette di generazione in generazione e riflettono la diversità storica, geografica, tipografica e morfologica del territorio, permettendo ai linguisti di ricostruire un idioma variegato che sovrappone italiano, francese, francoprovenzale e walser».
Cartelli stradali, App ma non solo
Nella sua veste di comitato “Nos Accents” ha già avviato un lungo e complesso lavoro di identificazione dei cartelli stradali non conformi alla toponimia ufficiale poiché privi di trait d’union o recanti accenti sbagliati o del tutto assenti.
Inoltre, esso si è impegnato nella correzione di una ventina di diciture riportate erroneamente sui principali siti di cartografia online come possono essere Google Maps o Apple Maps.
«Abbiamo scelto di convertirci ad associazione perché ci siamo resi conto di avere bisogno di persone che lavorino in maniera più assidua e duratura nel tempo per confezionare e diffondere i nostri studi con l’aiuto delle istituzioni pubbliche – conclude Martial -.
Avvieremo attività volte e comprendere quanto effettivamente sia estesa la problematica della non conformità di certi toponimi, approfondendo oltre ai nomi dei comuni principali anche quelli di villaggi e frazioni limitrofi, sperando così di salvare quelli che di fatto rappresentano per noi la storia delle nostre radici e il cuore della nostra identità di valdostani».
Il sito di Nos Accents al link https://nosaccents.org/
(re.aostanews.it)