Saint-Vincent: in arrivo 700 mila euro dalla Bonatti per la Fons Salutis
Saint-Vincent: in arrivo 700 mila euro dalla Bonatti per la Fons Salutis. È quanto emerso dal consiglio straordinario tematico di martedì 7 maggio sullo stato dell’arte delle Terme.
«La Bonatti ci ha presentato in questi giorni un progetto di messa in sicurezza della Fons Salutis e del viale per un importo di 700 mila euro.Ora noi dovremo valutare se gli interventi rispondono alle nostre esigenza» ha comunicato in aula il sindaco Francesco Favre
Il gruppo Saint-Vincent insieme per cambiare, capitanato da Maurizio Castiglioni, ha ribadito che «i 700 mila euro devono essere propedeutici alla completa ristrutturazione dell’edificio e che bisogna chiedere alla concessionaria quale sia la sua idea di valorizzazione dell’immobile come anche di precisare le tempistiche e le ipotesi di resa economica».
I costi
Per la sola Fons Salutis erano previsti 2,6 milioni di euro. Sono stati realizzati interventi per circa 10 milioni (terme, centro nefrologico, piscina e saune).
Il gruppo Iiriti-Jacquemet Saint-Vincent, guidato da Carmen Jacquemet, ha espresso il dubbio che la concessione sia sbilanciata a favore del concessionario. L’avvocato Bucchi ha affermato di non ritenere quella in essere una concessione sbilanciata. Il sindaco Favre ha precisato che «la procedura di revisione va a definire quale sia la situazione ed è a tutela del’Ente. L’interesse pubblico è di non entrare in un contenzioso, che tutti i legali hanno sconsigliato». Ha evidenziato alcuni dati che pongono l’esperienza di concessione sotto una luce favorevole: nel 2008, le terme erano aperte da maggio a ottobre con un costo di 250mila euro annui a carico del Comune. Ora è un’attività aperta 364 giorni l’anno, con oltre 40mila ingressi, una decina di dipendenti e un indotto per il territorio
Il Sources
L’opposizione si è poi concentrata sull’hotel Sources e sul centro nefrologico. Il sindaco ha risposto che «vi erano stati interessamenti per l’hotel antecedenti a questa consiliatura ma non vi è stata nessuna concretizzazione, probabilmente a causa dei volumi imponenti dell’edificio e dei conseguenti costi elevati di rifunzionalizzazione». In merito al futuro del centro nefrologico ha detto che «si sta cercando una continuità oppure un’alternativa. Non vi sono certezze in nessuna direzione».
(re.aostanews)