Primo maggio: Stelle al merito per 4 nuovi Maestri del lavoro
Si sono distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità e di buona condotta morale. Sono 4 i nuovi Maestri del Lavoro che oggi, mercoledì 1º maggio, hanno ricevuto la Stella al Merito.
Le onorificenze sono state consegnate questa mattina a Palazzo regionale durante la consueta cerimonia a Giulio Mencarelli (impiegato in quiescenza Cogne Acciai Speciali) e Doriana Piergentili (responsabile dell’ufficio postale di Donnas)
Alla consegna erano presenti anche gli altri due insigniti, Patrizia Letizia Franca Aloe (società Anas) e Giuseppe Armand (dirigente bancario BCC in quiescenza) che riceveranno l’onorificenza il prossimo ottobre, dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la cerimonia organizzata al Quirinale.
I quattro Maestri
- Patrizia Letizia Franca Aloe – Nata ad Aosta, classe 1964, dopo la maturità al Liceo scientifico, vince il concorso pubblico dell’Anas e nel 1985 viene assunta al Compartimento della viabilità della Valle d’Aosta dell’Anas. Dal 2009 è responsabile amministrativo contabile alla Struttura Territoriale Piemonte e Valle d’Aosta, responsabile dell’Unità Risorse Umane della sede di Aosta.
- Doriana Piergentili – Nata a Charleroi, in Belgio, classe 1963, dopo la maturità frequenta un corso di formazione contabile e lavora per un breve periodo in una società di servizi informatici. Dal 1990 è assunta da Poste Italiane SpA come operativo di gestione ed è tuttora in servizio come responsabile di struttura dell’ufficio postale di Donnas.
- Giulio Mencarelli – Nato a Blera, in provincia di Viterbo, classe 1949, diplomato perito industriale meccanico, ha prestato servizio ininterrottamente dal 1970 al 2002 allo stabilimento siderurgico di Aosta, da operaio apprendista alla Nazionale Cogne SpA per concludere la sua carriera come impiegato di ottavo livello alla Srl Cogne Service. Dopo la pensione ha continuato a collaborare con la Cogne Acciai Speciali SpA come consulente prima in Ungheria e poi in Cina.
- Giuseppe Armand – Nato ad Aosta, classe 1950, diploma da ragioniere, dopo alcune esperienze in aziende private, nel 1973 viene assunto come impiegato alla sede di Aosta della Banca Commerciale Italiana. Nel 2001 viene assunto dalla Banca della Valle d’Aosta SpA come funzionario e dal 2003 la sua carriera si evolve alla Banca di credito cooperativo Valdostana, fino a raggiungere il ruolo di direttore generale.
Testolin: rispetto verso quello che si fa
“Le amministrazioni vogliono anche trovare dei percorsi, che non sono semplici, per dare dignità al lavoro, riconoscendo quelle risorse finanziarie che poi danno la vera abilità alle persone, alle famiglie, per poter confrontarsi con le esigenze quotidiane – Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin durante la cerimonia della consegna delle Stelle al merito -. E anche qua con i sindaci si sta lavorando, per quanto riguarda l’Amministrazione, per adeguare in un percorso non semplice le esigenze di un periodo inflazionistico molto importante, che caratterizza un po’ la vita di ognuno di noi, e nei confronti del quale dobbiamo renderci come amministratori e come datori di lavoro appetibili. Così come deve fare qualsiasi azienda sul mercato, così come devono fare tutte le associazioni e i datori di lavoro in generale”.
Testolin ha sottolineato come “oggi le aspettative, soprattutto dei giovani, sono di conciliare il proprio lavoro con una vita più attiva al di fuori di quello che è il contesto lavorativo. Ma non dobbiamo dimenticarci i doveri di un lavoro, pur nel cercare di trovare delle soluzioni per dare delle nuove opportunità di equilibrio tra quelle che sono le aspettative giuste e legittime di un mondo che è in evoluzione. Perché il lavoro vuol dire sempre raffrontarsi con qualcun altro, non si parla solo di produzione, ma si parla di servizi, di attenzione al prossimo, di un ruolo all’interno della comunità. E allora l’amministrazione regionale si è mossa in questa direzione, con l’attenzione a quella che è stata la costituzione dell’Alleanza per un lavoro di qualità, che coinvolge tutti, coinvolge le imprese, coinvolge le parti sociali, coinvolge soprattutto i lavoratori, coinvolge la formazione, perché tutti questi elementi devono essere messi in fila per creare i presupposti per trovare un nuovo assetto che garantisca la qualità del lavoro. I lavoratori devono approcciarsi con una filosofia che non può essere quella solo delle sette, dello otto o delle sei ore al giorno, ma deve continuare a essere quella di rispetto verso quello che si fa, coscienza di dare un prodotto, un valore di qualità all’interno del proprio contesto lavorativo”.
(re.aostanews.it)