Aosta: ok al rendiconto in commissione, crolla l’avanzo di amministrazione
Nel documento che ora sarà all'esame del consiglio comunale evidenziato il raddoppio degli investimenti e una maggiore capacità di spesa; pareggio a 150.214.900 euro
Un pareggio a 150.214.900, un avanzo di amministrazione in sensibile calo, il raddoppio delle spese per investimenti e una crescente percentuale di impegno della parte corrente. Si riassume con queste cifre il rendiconto 2023 del Comune di Aosta, approvato in quarta commissione con i due voti contrari della minoranza e ora pronto all’esame del consiglio comunale della prossima settimana.
La vice sindaca
A fare le pulci al documento, «un buon rendiconto, sintomo di una buona contabilità» è la vice sindaca con delega al bilancio, Josette Borre, che evidenzia il pareggio a quota 150.214.900 euro, partendo dal crescente impegno percentuale della parte corrente, passato dall’86.40% del 2020 all’89.50% attuale.
«Queste percentuali danno l’idea del buon impiego dei fondi a disposizione» analizza Josette Borre, scandagliando le varie missioni.
Se per la missione 1 lo stanziamento impegnato è pari al 94.65%, si sale al 96.22% per ordine pubblico e sicurezza e al 97.98% per l’istruzione. In materia di politiche giovanili, il dato recita 95.13%, che diventa 90.01% per il turismo, 94.91% per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, 95% per sviluppo sostenibile, 91.5% per i trasporti, 96.11% per il soccorso civile, 93.15% per le politiche sociali, 96.07% per lo sviluppo, 100% per le politiche del lavoro e 99% per la diversificazione energetica.
Cala l’avanzo di amministrazione
Ma sono altre le cifre che qualificano il rendiconto 2023, a cominciare dalle spese di investimento «per cui è stata raddoppiata la cifra di impegno – illustra Borre – Passiamo da 6 a 12 milioni, anche se facciamo i conti con diversi fattori che hanno innalzato l’indice di rigidità della spesa corrente».
La parte del leone, qui, è giocata dalla spesa per il personale.
Contando i sei dipendenti in più, al netto dei pensionamenti, incidono parecchio, però, gli aumenti contrattuali, che pesano per circa 1.3 milioni di euro, con il costo del personale che balza poco oltre i 13 milioni di euro.
«Il costo medio per dipendente è arrivato da 43.999 euro a oltre 49.000 – analizza la vice sindaca -. La necessità di aumentarlo ulteriormente è ovvia, ma sarà sempre più difficile. Ma l’avanzo di amministrazione è il punto emblematico della gestione».
Il dato, infatti, passa dai 49 milioni del 2022 ai 30 del 2023.
«Quello disponibile, non vincolato, passa da 21 milioni a 12,620 milioni – sottolinea ancora Borre -. Oltre a generarsi in maniera inferiore l’avanzo, siamo anche diventati più bravi a investire e impegnare i fondi. Questo testimonia l’impegno preso a inizio consiliatura e portato avanti grazie anche allo stimolo dei revisori».
Di questo avanzo, 12 milioni sono «trascinati dagli anni precedenti», mentre è stato quasi tutto utilizzato «quello di nuova generazione», portando a uno «snellimento del rendiconto».
Cosa è stato fatto nel 2023
La vice sindaca Josette Borre si concede poi un excursus su quanto fatto nel 2023, sottolineando innanzitutto i 780 mila euro investiti per gli eventi e i 900 mila aggiunti per il nuovo bando anziani.
Riportate le varie opere di manutenzione, anti-incendio e messa in sicurezza, di palestre, impianti sportivi ed edifici scolastici, Borre sottolinea il completamento dell’iter per il completamento del Centro Brocherel, ricorda il via libera al progetto esecutivo per la demolizione dei grattacieli e i passi avanti per il nuovo Puchoz.
In materia di Pnrr, confermati i passi avanti per la realizzazione del Centro del riuso.
Completati, invece, la riqualificazione energetica del Giacosa, l’adeguamento anti-incendio di via Volontari del Sangue, la riqualificazione energetica del municipio e la manuntezione della passerella ciclopedonale che collega Aosta e Gressan.
Oltre alle evoluzioni in materia di innovazione tecnologica e servizi digitali, il Comune ha poi avviato i lavori per gli impianti fotovoltaici sul tetto della Ramires, le opere per nido, mensa scolastica e in generale per l’intero piano di interventi sul Quartiere Dora, definito il progetto esecutivo per la stazione di posta nell’ex dormitorio di via Stevenin e avviato quello per la casa domotica al posto dell’ex condominio Doravidi.
In materia di Quartiere Cogne, sono stati assegnati 11 dei 12 lotti di lavori: all’appello manca ancora la riqualificazione di Place Soldats de la Neige.
I revisori dei conti
Un giudizio lusinghiero arriva dal revisore dei conti, Jean-Claude Mochet, che ricorda come «molti obiettivi sono stati raggiunti, dalla riduzione dell’avanzo di amministrazione, a quella dei crediti di dubbia esigibilità, passati da 12 a 7 milioni bloccati – sottolinea -. Il rendiconto rispetta gli equilibri e mostra un ente sano, che funziona, con un fondo cassa di 53 milioni di euro».
Ricordato l’aumento della spesa corrente, soprattutto per le questioni legate al personale, Mochet punta sui miglioramenti in materia di residui, finiti nel mirino della Corte dei Conti.
«C’è un miglioramento nell’incasso – spiega Jean-Claude Mochet -. Sono stati presi in considerazione i consigli ed è stata fatta una buona pulizia. L’indice dei pagamenti sta un po’ peggiorando, per questo invitiamo a incrementare il più possibile l’incasso dei residui attivi e il pagamento di quelli passivi delle annualità più recenti».
La maggioranza
A sostenere la bontà del documento il capogruppo di Pcp, Paolo Tripodi.
«Il rendiconto ci soddisfa ed è frutto di una presenza costante degli assessori – dice Tripodi -. Vediamo note positive dall’avanzo di amministrazione, segno che stiamo facendo investimenti sulla città. Sappiamo che ci sono tanti cantieri, ma i risultati si vedranno in futuro. In ogni caso, siamo riusciti a mantenere i servizi su alti livelli. Capisco le critiche, ma abbiamo provato a partecipare a tutti i bandi Pnrr possibili: ci sarà un benificio per tutti. Bene anche i miglioramenti in materia di gestione dei residui».
La minoranza
Ovviamente contraria al rendiconto la minoranza, rappresentata in aula da Sylvie Spirli (Lega) e Paolo Laurencet (Forza Italia).
«Pensiamo che molti obiettivi strategici non siano stati raggiunti – esordisce Spirli -. Si è molto discuso, ad esempio, del potenziamento della connessione con l’Espace Pila, ma secondo noi ci si è limitati a qualche incontro».
Spirli punta anche il dito sulla «riqualificazione e valorizzazione di attività commerciali e mercati», mentre sarà da valutare «il servizio di raccolta e rifiuti».
Disperata per l’approvazione, prossimamente, «del Piano urbano di mobilità sostenibile», Spirli ha da ridire anche sulla «valorizzazione sportiva di Aosta – spiega -. Sono stati fatti passi falsi, come per la co-progettazione del Palaindoor; nonostante questo si pensa di riutilizzare lo strumento».
La commissaria leghista annota il «passo avanti in materia di avanzo di amministrazione», ma vede un cruccio nelle entrare tributarie.
«Nel 2023 c’è stato un costante aumento delle entrate derivanti da Imu e Tari – conclude -. L’unica nota positiva è l’aumento delle sanzioni per le violazioni al codice della strada: segno che l’ufficio unico sta lavorando bene».
Sulla stessa lunghezza d’onda Paolo Laurencet (Forza Italia), che oltre a chiedere di fare qualcosa in più al Teatro Giacosa, evidenzia la situazione degli impianti sportivi.
«Siamo sicuri che la co-progettazine sia lo strumento migliore alla luce delle difficoltà che continuano a evidenziarsi per impianti sportivi e spazi con ricadute commerciali? – si chiede -. Sul Montfleury, poi, ci siamo arenati sulla posizione della tribuna e la gente reclama questi spazi».
Riscontrando segnaletica fatta «alla mio cuggino» per la ciclabile ed evidenziando «problematiche» sul nuovo bando rifiuti, Laurencet torna su «un’imposizione fiscale al rialzo – conclude -. Vero che il 2023 è stato un anno di recupero, ma a causa dei parcheggi e di altre contingenze di rileva la chiusura di numerosi esercizi».
Borre: «Volontà di investire su turismo»
Ribatte, in chiusura, Josette Borre, che rivendica l’iter per l’Espace Pila «per il quale le interlocuzioni richiedono passaggi anche lunghi» e la politica sugli eventi.
«La disponibilità nel previsionale è sempre ridotta – conclude -. Il bilancio di previsione è molto rigido, ma la volontà di investire sul turismo e l’arricchimento della città è sempre esplicitata dal fatto che in corso d’anno rosicchiamo ovunque per nutrire il calendario».
(al.bi.)