Scuola, rinnovo CSPI: il 7 maggio vota CISL
Il 7 maggio 2024 si svolgeranno in tutte le scuole d’Italia le votazioni per la componente elettiva del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (il CSPI). Lo ha stabilito il Ministro dell’Istruzione e del Merito con l’Ordinanza Ministeriale 234 del 5 dicembre 2023.
I compiti del CSPI
Con il decreto Legislativo n. 233 del 30 giugno 1999, entrato in vigore il 6 agosto 1999, si è introdotto il CSPI il cui compito è quello di assicurare la RAPPRESENTANZA e la PARTECIPAZIONE di tutte le “componenti della scuola e a tutti i diversi soggetti interessati alla sua vita, alle sue attività e ai suoi risultati” Il comma due dell’articolo due del decreto legislativo affida al di SPI il compito di formulare proposte ed esprimere pareri obbligatori:
- sugli indirizzi in materia di definizione delle politiche del personale della scuola;
- sulle direttive del ministro della pubblica istruzione in materia di valutazione del sistema dell’istruzione;
- su obiettivi indirizzi e standard del sistema di istruzione definiti a livello nazionale, nonché sulla quota nazionale dei curricoli dei diversi tipi e indirizzi di studio;
- sull’organizzazione generale dell’istruzione.
Il CSPI si pronuncia, inoltre, sulle materie che il Ministro ritenga di sottoporgli. Il Consiglio esprime, anche di propria iniziativa, pareri facoltativi su proposte di legge e in genere in materia legislativa e normativa attinenti all’istruzione e promuove indagini conoscitive sullo stato di settori specifici dell’istruzione, i cui risultati formano oggetto di relazioni al Ministro.
La composizione del CSPI
È formato da 36 componenti dei quali:
✓ 15 eletti dal personale delle scuole statali;
✓ 3 eletti rispettivamente dalle scuole di lingua tedesca, slovena e della Valle d’Aosta;
✓ 15 nominati dal Ministro;
✓ 3 nominati dal Ministro in rappresentanza delle scuole pareggiate, parificate, legalmente riconosciute, designati dalle rispettive associazioni.Del personale nominato dal Ministro, 3 sono esperti designati dal Cnel e 3 dalla Conferenza unificata Stato Regioni.
LA REGIONE AUTONOMA VALLE D’ AOSTA ha, quindi, diritto alla sua rappresentanza mediante un eletto che rappresenterà nel CSPI inseganti, dirigenti scolastici, personale amministrativi e tecnico, collaboratori scolastici.
Le nostre due candidate
Insieme, al plurale, abbiamo ritenuto di proporre per le due candidature due insegnanti che appartengono a diversi ordini e gradi di scuola: sappiamo che per la Valle d’Aosta sarà eletto 1 solo candidato, ma vogliamo proporci come squadra per continuare a lavorare sentendoci parte della comunità educante.
Ci proponiamo come candidate della Valle d’Aosta dotata di un proprio Statuto di Autonomia, ma siamo consapevoli che appartenere ad una rete di scuola ampia, che raggruppa tutte le scuole d’Italia aggiunge valore al nostro particolarismo, certo lo rafforza.
La squadra Cisl scuola Valle d’Aosta ha, quindi, candidato la professoressa di filosofia e storia al “Liceo Classico, Artistico e Musicale di Aosta” Giovanna Ceresola e la maestra di scuola dell’infanzia Alessia Démé, titolare presso l’Istituzione scolastica Mont-Emilius 2 di Quart ed in distacco presso la Cisl scuola VDA.
L’impegno delle due candidate
- RETRIBUZIONI ADEGUATE a tutti lavoratori della scuola in busta paga ed in forma strutturale: diciamo no ai bonus a pioggia
- SUPERAMENTO DEL PRECARIATO. Stabilizzazione dei precari:
Per gli insegnanti richiesta di superare la distinzione tra organico di diritto ed organico di fatto e reintroduzione del doppio canale.Richiesta di rivedere i parametri per la formazione delle classi, abbassando laddove possibile, il numero di alunni per classePer il personale di segreteria e per il personale ausiliario: richiesta di maggiori assunzioni e reintroduzione del personale ausiliari nei plessi scolastici.
- SUPERAMENTO DEL PRECARIATO AL CONVITTO REGIONALE “FEDERICO CHABOD”: sono ormai 25 anni che non viene svolta una procedura concorsuale di reclutamento e la situazione di precarietà si acuisce esponenzialmente a fronte dei legittimi pensionamenti. Agli educatori deve essere riconosciuto per via contrattuale il bonus per la formazione, che fino ad oggi è stato loro negato.
- SUPERAMENTO DEL PRECARIATO PER GLI INSEGNANTI DI I.R.C., che attendono ormai da troppi anni la dovuta stabilizzazione.
- RAFFORZAMENTO DELLE AZIONI DI INCLUSIONE PER GLI ALUNNI CON DISABILITA’ e CON BISOGNI SPECIALI: attribuzione di insegnanti superando la distinzione tra l’organico di fatto e di diritti.; richiesta di superare il monopolio delle Università nella gestione dei percorsi di specializzazione, valorizzando il ruolo che le scuole stesse potrebbero svolgere, oltre a quello di ospitare le attività di tirocinio. Occorre, inoltre, intervenire sulle modalità di reclutamento: troppi sono i precari su posto di sostegno, molti dei quali purtroppo non specializzati. È’ necessario introdurre nelle scuole personale ausiliario specializzato per coadiuvare gli inseganti nella gestione fisica degli alunni con grave disabilità motoria.
- Superamento del piano di fattibilità per le supplenze nelle scuole dell’infanzia e primaria, che è stato introdotto per limitare le spese per le sostituzioni dei docenti assenti, ma che ha dimostrato di limitare fortemente la didattica, soprattutto nella scuola valdostana che prevede la compresenza degli insegnanti per realizzare il modello della didattica plurilingue.
- SOSTEGNO AL MANTENIMENTO DELLE SCUOLE DI MONTAGNA E ALLE PLURICLASSI, le quali stanno via via aumentando a fronte della grave denatalità. Il Piano di fattibilità per le sostituzioni è ormai di difficile applicazione, a meno di non contrarre e depotenziare la didattica agli alunni e le compresenze.
- TUTELA DEL MODELLO VALDOSTANO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA: salvaguardia della didattica bilingue, della compresenza delle insegnanti durante le ore della giornata educativa, spazi fisici e temporali dedicati alle bambine ed ai bambini della fascia di età 3-6 anni.
- Sulla proposta di parte ministeriale di “tenere aperte le scuole in estate” riteniamo che le attività ludiche estive nulla abbiano a che fare con la didattica. Inoltre, una modulazione del calendario scolastico deve tenere conto che l’Italia si attesta tra i Paesi europei in cui l’anno scolastico dura di più.
- PER I DIRIGENTI SCOLATICI: equiparazione retributiva dei Dirigenti scolastici alle altre Dirigenze di Stato e d avvio dello snellimento della burocrazia.
- SUL PNNR PER LA SCUOLA: snellire gli aspetti procedurali, uniformandoli e semplificandoli, rendendoli più fluidi, alle peculiarità dello specifico comparto affinché le norme di funzionamento del PNNR siano connaturate alle peculiarità dello specifico comparto scuola.
- PROMOZIONE DEL BEN-ESSERE LAVORATIVO E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO, nella consapevolezza che la qualità della scuola passa attraverso condizioni organizzative adeguate ed edifici scolastici sicuri.