Fridays For Future, il corteo ad Aosta: «Ci avete rotto i polmoni»
Ritornano in piazza gli attivisti per il clima anche in Valle d'Aosta come in tutto il mondo. Le richieste: investimenti per energia pulita, più autobus e meno ciclabili. Il video
Anche Aosta è scesa in piazza per unirsi allo sciopero mondiale proclamato dal movimento Fridays For Future.
I manifestanti
Una trentina di ragazzi ha protestato in rappresentanza del movimento per la Valle d’Aosta per una maggior giustizia climatica e perché i governi a tutti i livelli agiscano nel rispetto degli accordi internazionali sul il clima.
Cosa hanno chiesto
Nello specifico il corteo, che è partito dall’Arco di Augusto e si è fermato in piazza Deffeyes, davanti al palazzo della regione, ha reclamato più investimenti in opere green e per la produzione di energia pulita.
«Più bus, meno ciclabili», recitavano alcuni cartelli. La contestazione si è concentrata contro l’opera pubblica che attraversa la città di Aosta, chiedendo di contro, una mobilità pubblica più diffusa ed efficiente.
Nel mirino dei manifestanti anche i soldi pubblici spesi per la tappa del mondiale di sci, i cui lavori hanno «distrutto mezzo versante di Cervinia», ha dichiarato il referente del FFF Vda Daniele Matta. Contrari anche alla possibilità di costruire una funivia Cogne-Pila, la quale «non porterebbe alcun beneficio se non turistico, deturpando l’ecosistema della montagna».
Nel video gli interventi dei ragazzi di Fridays For Future Valle d’Aosta e l’articolo completo su Gazzetta Matin di lunedì.
(ar.pa)