Azienda Usl: bene l’autonomia lavorativa ma carichi di lavoro critici
Azienda Usl: autonomia lavorativa ma carichi di lavoro critici.
È quanto emerge dall’indagine sul benessere e il clima organizzativo lanciata pochi mesi fa dalla Direzione strategica e dal Comitato Unico di Garanzia aziendale per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG). L’indagine è stata affidata a una consulente esterna, la Professoressa Alessia Rossi, docente di Psicologia delle organizzazioni all’Università di Genova.
In sintesi
In sintesi dall’indagine, presentata oggi, venerdì 19 aprile, risulta che «il personale riconosce chiarezza di ruolo e autonomia lavorativa, anche se vive pienamente le responsabilità che mettono in gioco la propria dimensione emotiva; le relazioni con i propri interlocutori sono sfidanti e l’esigenza di trovare un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro è un obiettivo di miglioramento sul quale investire. In tempi di ‘grandi dimissioni’ emerge che l’intenzione di cambiare lavoro è minoritaria, a conferma di un’organizzazione dove il desiderio di miglioramento prevale sulla sfiducia».
I commenti
«Indagare il clima organizzativo della nostra Azienda ci interessa e ci serve per molti motivi – spiega il direttore generale Usl Massimo Uberti -. Il benessere degli operatori e delle équipe è un fattore determinante per la qualità del servizio. La carenza di personale sanitario nel mercato del lavoro ci spinge a ragionare in termini strategici di attrattività e fidelizzazione. E un buon clima organizzativo è uno dei 4 pilastri che quando arrivai in Azienda inserii nel progetto per l’attrattività».
Per la Alessia Rossi , che fa una sintesi dei risultati dell’indagine, «al questionario, somministrato in forma anonima al personale aziendale, hanno risposto in 1.287, il 44% della popolazione aziendale coinvolta, manifestando un interesse trasversale al miglioramento della propria realtà lavorativa. Sappiamo da anni che non esistono organizzazioni capaci di erogare servizi di qualità in un contesto nel quale prevalgono insoddisfazione, negatività e scarsa coesione. Il clima è infatti un sensore dello ‘stato di salute’ di un’organizzazione ed è collegato alle performance aziendali».
La dottoressa Anna Castiglion, direttrice della struttura Controllo interno ha sottolineato: «È stata un’occasione per tutti e tutte i componenti del Comitato, ma in particolare per il sottogruppo ‘benessere organizzativo’, per mettersi in gioco e costruire, insieme alla consulente e alla direzione, uno strumento che potesse coinvolgere il più possibile i colleghi e le colleghe. Il benessere organizzativo e la promozione delle pari opportunità sono obiettivi importanti, non solo per il Cug. E per raggiungerli serve la collaborazione di tutta l’organizzazione».