Denuncia sui social maltrattamento di un cane a Châtillon, ma non era vero: a processo per diffamazione
Il post, con tanto di foto del cane sul balcone, aveva scatenato una shit storm con insulti da ogni parte d'Italia ai danni della proprietaria che ha denunciato per diffamazione la turista varesina autrice del post
Utah, l’incrocio tra cane pastore e border collie, al centro della vicenda di presunto maltrattamento di cane che ha fatto il giro dei social, stava benissimo.
Aveva solo un problema gastrointestinale e per questo la proprietaria lo teneva in balcone, per evitare che mangiasse l’erba del giardino.
A una turista varesina in vacanza a Châtillon, nel giugno 2021, però la presenza di questo cane sul balcone, al sole, preoccupava tanto da chiedere l’intervento della polizia locale e da denunciare l’accaduto, con tanto di foto, e indirizzo della proprietaria del cane, su Facebook.
«Grazie a tutti coloro che aderiranno per far terminare questo schifo vergognoso» scriveva sul social.
Il post era diventato virale causando una shit storm, una tempesta di insulti, ai danni della proprietaria di Utah, da tutta Italia.
Il sopralluogo degli agenti della polizia locale aveva poi constatato che il cane stava bene con la sua padrona, anche i vicini di casa escludevano maltrattamenti, riferendo che il cane veniva portato regolarmente a passeggio.
La denuncia
A questo punto la proprietaria, messa a conoscenza dai vicini di quanto stava succedendo sui social, e dopo che qualcuno suonò al campanello per accertarsi sulle condizioni del cane, decide di denunciare l’autrice del post per diffamazione.
Ad accompagnare la proprietaria di Utah, costituitasi parte civile, oggi, martedì 16 aprile, al processo a Varese, davanti alla giudice Alessandra Sagone, vicini, amici e la veterinaria.
La proprietaria del cane è difesa dall’avvocata Valeria Fadda (sostituita in aula dalla collega Elisa Benetazzo).
«Sarebbe stato tutto molto più semplice se la turista invece di pubblicare post privi di senso e di veridicità si fosse presa la briga di citofonarmi: le avrei spiegato che Utah non era stato abbandonato sul balcone, stava lì, in quei giorni, per un motivo preciso» commenta la padrona di Utah al Milano Corriere.
Secondo quanto riferisce Malpensa24.it l’imputata, che nella prossima udienza avrà la possibilità di fornire la propria versione dei fatti, non ha negato di essere l’autrice del post che aveva provocato una vera e propria reazione a catena, tra insulti e segnalazioni inviate alla polizia locale di Chatillon.
Ma secondo il suo difensore, l’avvocato Vincenzo Toscano, se avesse ricevuto una risposta tempestiva dai vigili, che risposero otto giorni dopo la prima mail inviata al Comando, non si sarebbe allarmata per il destino del cane. E forse quel post non lo avrebbe pubblicato.
(erika david)