Operaio morto in una centrale idroelettrica ad Allein: condannato in appello il datore di lavoro
In primo grado Alberto Sale era stato assolto «perché il fatto non sussiste»
È stato condannato a sei mesi di reclusione (con sospensione condizionale) Alberto Sale, a processo per omicidio colposo come datore di lavoro dell’operaio morto il 4 settembre 2020 in una centrale idroelettrica ad Allein.
Condannato in appello il datore di lavoro
La sentenza, riporta l’Ansa, è stata letta ieri, giovedì 11 aprile. Sale era imputato per la morte di Claudio Luigi Campi, operaio di 46 anni di Ceriano Laghetto, in provincia di Monza Brianza.
L’uomo – secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dai tecnici dello Spresal – stava lavorando su una sgrigliatore, quando una parte mobile della macchina lo ha urtato, facendolo cadere. Campi era precipitato per una decina di metri. Nonostante l’immediato soccorso, per lui non c’è stato nulla da fare.
Operaio morto ad Allein
Per la procura di Aosta (pm Francesco Pizzato) l’operaio non stava lavorando in sicurezza. Non solo. La parte mobile della macchina – aveva detto in aula il magistrato – «non era stata vincolata con delle funi».
Per l’accusa non era stato redatto un piano operativo di sicurezza completo.Gli avvocati difensori avevano sostenuto che in quell’attività non era necessario il piano operativo di sicurezza.
Una versione condivisa dal giudice Marco Tornatore. Diverso il convincimento dalla corte d’appello di Torino, che ha condannato a 6 mesi Sale.
(t.p.)