Saint-Pierre, niente messa in chiesa per caduta massi
Con un'ordinanza il sindaco di Saint-Pierre chiude il transito sul sagrato, sulla rampa e istituisce il divieto di accesso alla chiesa parrocchiale; messe alla cappella dell'asilo Monsignor Centoz
Saint-Pierre, niente messa in chiesa per caduta massi.
Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco, Andrea Barmaz, firmata ieri, martedì 2 aprile, disponendo il divieto di accesso alla chiesa in seguito al sopralluogo effettuato dal geologo regionale.
Dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi la rocca sotto al Castello di Saint-Pierre che incide sul sagrato della chiesa è particolarmente instabile.
Il crollo della domenica di Pasqua
«La domenica di Pasqua, attorno alle 7 del mattino, si è staccato un grosso masso finendo sul sagrato della chiesa» spiega l’assessore ai Lavori pubblici di Saint-Pierre, Marco Frassy.
«Sono subito intervenuti i vigili del fuoco volontari di Saint-Pierre transennando l’area per consentire l’accesso alla messa pasquale, ma dal sopralluogo effettuato ieri dal geologo della Regione è emerso che il versante è troppo instabile e per l’incolumità delle persone è stato necessario chiudere l’accesso».
L’ordinanza, con decorrenza immediata fino al termine degli interventi di mitigazione del rischio di caduta massi dal versante roccioso, vieta il transito veicolare e pedonale sul sagrato della chiesa parrocchiale; il transito pedonale sul sentiero della rampa in località Luboz; l’accesso alla chiesa parrocchiale in località Luboz, 1.
Immediatamente attivato l’iter di somma emergenza per il disgaggio, al pulizia e la messa in sicurezza del versante, «ma non riusciremo a riaprire entro questa domenica, per la celebrazione della messa».
Messe spostate all’asilo Monsignor Centoz
Niente messe dunque nella chiesa parrocchiale, almeno per questa settimana, ma i fedeli di Saint-Pierre possono contare, oltre alla chiesa del Priorato, anche sulla cappella dell’Asilo Monsignor Centoz (ex asilo ed ex biblioteca).
Le messe, come spiega don Gabriel Bogatu, saranno celebrate proprio nella cappella dell’Asilo fino a quando l’emergenza non sarà rientrata.
(erika david)