Aosta, a Leone Rosso e Consorzio Zenit il nuovo bando anziani da 3.1 milioni all’anno
Tante le novità per il servizio cominciato lo scorso 15 febbraio e riguardante strutture residenziali, semi residenziali e servizio pasti a domicilio
Più minuti di assistenza, un programma di animazione personalizzato, la presenza di coordinamento costante, un’assistenza sanitaria più assidua e un appoggio anche psicologico ai lavoratori. Sono queste le principali migliorie portate al nuovo bando anziani del Comune di Aosta.
Il bando anziani
Cominciato lo scorso 15 febbraio, dopo il mancato rinnovo per altri due anni della gestione della Coop L1, il nuovo bando anziani per i servizi residenziali, semi residenziali e servizio pasti, è finito nelle mani del Consorzio Zenit, con la gestione diretta affidata alla cooperativa valdostana Leone Rosso (in collaborazione con Proges), per un totale di due anni, rinnovabile per altri due, e una cifra di circa 3.1 milioni di euro all’anno (totale oltre i 14 milioni di euro.
Il bando prevede la gestione delle strutture comunali del Polivalente (15 utenti), della microcomunità Bellevue (18), della Casa famiglia (22) e dell’annesso centro diurno (18), oltre alla somministrazione dei pasti a domicilio per una sessantina di utenti.
Rispetto al passato, però, ci saranno parecchie novità, a cominciare da un vero e proprio programma di animazione per gli anziani, fino ad arrivare a un minutaggio di assistenza molto più esteso, passato da 128′ a 197′ più 8′ dovuti alla miglioria proposta in sede di gara.
Forte incremento economico
Fa le carte al nuovo appalto l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Aosta, Titti Forcellati.
«Abbiamo ereditato il vecchio appalto e, viste le carenze e i desideri di miglioramento, abbiamo deciso di non attivare i due anni successivi, impegnandoci così a trovare risorse, economiche e non solo, per un nuovo bando – racconta Forcellati -. Parliamo di oltre 14 milioni di euro di appalto, vinto ora dal Consorzio Zenit e gestito da Leone Rosso».
Tanti gli aspetti che premevano al governo comunale.
«A fronte di un incremento dell’impegno economico abbiamo chiesto ad esempio un programma di animazione, così che gli ospiti possano vedere valorizzate le proprie capacità residue, allungando la loro vita con qualità – continua l’assessora -. A questo abbiamo aggiunto un’opera di supervisione dell’equipe e un maggior supporto dei lavoratori: sappiamo tutti quanto le figure di Oss siano difficili da reperire sul mercato e quanto sia usurante il loro ruolo».
Ricordato l’aumento del minutaggio per ogni utente e il lavoro dei coordinatori delle tre strutture, così da avere una «relazione quotidiana anche con i parenti», Forcellati ha rimarcato anche la presenza di un’assistente sociale «responsabile delle strutture, anche per aiutare l’inserimento delle persone» e ha guardato al futuro.
«Lavoriamo nell’ottica dell’apertura del Brocherel – conclude Forcellati -, dove confluiranno una quarantina di utenti, alla luce della dismissione della Casa Famiglia (di proprietà di Arer) e del Polivalente. Abbiamo immaginato il futuro di questo appalto oltre la nostra consiliatura».
Leone Rosso
Si tratta di una sorta di ritorno al passato per la Cooperativa Leone Rosso, come spiega il presidente Cesare Marques, anche vice presidente di Zenit.
«Abbiamo voluto partecipare al bando perché ci sentiamo l’attore locale più strutturato – sottolinea Marques -. Rispetto al bando precedente, questa gara prevede attenzioni extra, come la presenza di due assistenti notturni. L’amministrazione ha previsto alcune novità che sembrano di poco conto, ma fanno la differenza, come il supporto psicologico alle Oss. È un investimento per il futuro: cambiare ogni due anni è fatico per tutti».
Il responsabile
Responsabile del servizio sarà Francesco Buratti, referente dell’Area Anziani per il nord-ovest di Leone Rosso, che edivenzia gli aspetti peculiari del nuovo appalto.
«Un aspetto importante è quello del giro-pasti – esordisce Buratti -, che consente di servire a domicilio una sessantina di persone, ma allo stesso tempo di monitorarle. Qui, sotto tutti i punti di vista, siamo in un contesto fortunato».
Fortune che, secondo Buratti, riguardano ad esempio il nuovo minutaggio.
«Fuori Valle l’assistenza diretta è decisamente più ridotta – continua il referente -. Noi abbiamo proposto altri 8′ supplementari, da utilizzare nelle fasce in cui c’è più necessità. Inoltre, prevediamo il doppio operatore noturno e la costruzione dei tre turni a matrice, così da favorire uno scambio e un coordinamento tra operatori».
Detto delle 76 ore settimanali di coordinamento e del fatto che i tre coordinatori garantiscono una disponibilità h24, Buratti evidenzia anche «6 ore di servizio infiermeristico» in aggiunta a quello dell’Usl, e le cinque ore «alla settimana di supporto psicologico con spazio di ascolto neutro».
Il capitolo animazione è importante.
«Non è una parte residuale e lo affidiamo a persone che formate o con comprovata esperienza nell’ambito educativo – spiega ancora -. Garantiremo 57 ore settimanali di animazione, con progetti individualizzati per sostenere le risorse e le competenze residue degli anziani».
Inoltre, Leone Rosso punterà sulla costruzione di una rete tra i vari servizi sociali del comune e anche con privati e associazionismo aostani, così da creare «strutture permeabili, capaci di legare le proprie attività con l’esterno», prevedendo anche momenti di pet therapy, musicoterapia e arte terapia.
Il sindaco
Parla di un sogno personale che si avvera, dai tempi del lavoro da funzionario, il sindaco Gianni Nuti, che pone l’accento sull’animazione.
«Da sempre rimarcavo l’assenza di figure simili nelle strutture per anziani – illustra -. Per quanto volenteroso, non basta affidarsi a personale con capacità e qualità differenti per mantenere le abilità residue degli anziani. È un salto di qualità notevolissimo e noi monitoreremo un lavoro che sarà sicuramente buono, vista anche la grande esperienza».
(alessandro bianchet)