Pd: la direzione designa Fulvio Centoz candidato alle Europee
Pd: la direzione designa Fulvio Centoz candidato alle Europee. Il via libera nella serata di lunedì 25 marzo.
Dopo ampia discussione, alla luce di quanto emerso dal dibattito, il segretario Luca Tonino ha proposto di candidare l’ex sindaco di Aosta Fulvio Centoz nella lista del Pd nella circoscrizione del nord ovest. Ribadisce Tonino: «È una candidatura aperta, una candidatura a disposizione della Valle d’Aosta e non contro qualcuno. Il Pd lascia aperta la possibilità di un’intesa con i movimenti autonomisti per l’apparentamento di un listino rappresentativo delle minoranze linguistiche a fronte di un accordo politico più ampio che guardi anche alle prossime elezioni regionali e comunali del 2025».
Consultazioni infruttuose
Il segretario dem ha riferito della consultazione nella sede dell’Union valdôtaine, sottolineando che «le interlocuzioni con i partiti e movimenti della maggioranza regionale non hanno portato, a oggi, ad alcuna concretezza in merito alla possibilità di un’ipotesi di ampio fronte che riunisca gli autonomisti e i progressisti. Tale ipotesi, infatti, rappresenterebbe la soluzione più naturale per dare ulteriore corso all’alleanza che governa la città di Aosta, che governa la Regione e che ha partecipato alle ultime elezioni politiche eleggendo il deputato Franco Manes e mancando per pochissimo l’elezione del candidato Patrick Vesan al Senato».
I temi della campagna elettorale
Ha proseguito: «Nell’ottica di una continuità nell’azione politica, le prossime elezioni di giugno rappresentano un’occasione importante per parlare di temi fondamentali sul futuro dell’Europa, sulla montagna e sulle problematiche comuni alle popolazioni alpine. Temi come i cambiamenti climatici e l’aumento della temperatura sulle nostre montagne, la necessità di preservare e potenziare i servizi essenziali (istruzione, sanità e trasporti) sui territori montani, i valichi alpini ed i collegamenti con il resto dell’Europa che oggi evidenziano pesanti criticità (non solo il Tunnel del Monte Bianco, ma anche le interruzioni sul Frejus e sul Gottardo) che incidono sulla mobilità internazionale, la salvaguardia della peculiarità dell’agricoltura di montagna, la tutela dell’acqua ed il suo corretto utilizzo tra consumo umano e sfruttamento idroelettrico, rappresentano temi che possono unire i valdostani in una battaglia comune per la tutela di un sistema fragile come la montagna».
(re.aostanews.it)