Viticoltura eroica: l’assemblea del Cervim è convocata per il 13 marzo
La maggioranza che sostiene il governo Testolin ha deciso di cambiare due dei tre componenti del cda a nomina regionale per poter continuare il lavoro svolto con nuovo slancio
Viticoltura eroica: l’assemblea del Cervim è convocata per il 13 marzo e in quella sede sarà nominato il nuovo Consiglio direttivo. La maggioranza che sostiene il governo Testolin ha deciso di cambiare due dei tre componenti del cda a nomina regionale per poter continuare il lavoro svolto con nuovo slancio.
Le spiegazioni
«Il nuovo Defr 2024-2026 chiede effettivamente al Cervim di valorizzare la collaborazione con il Consorzio Vini valdostano e di rafforzare l’autorevolezza del Centro nel contesto italiano e internazionale, nella continuazione di azioni di promozione della viticoltura eroica» ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Carrel, rispondendo in aula ad un’interpellanza sul Cervim presentata dalla Lega VdA.
Ha proseguito Carrel in aula: «L’integrazione evidenziata esprime la necessità di un lavoro di sinergia tra questi due enti, grazie alla quale la Regione potrà sviluppare con maggiore incisività politiche utili al settore della viticoltura. La maggioranza che sostiene il governo Testolin ha deciso di cambiare due dei tre componenti del cda a nomina regionale per poter continuare il lavoro svolto con nuovo slancio, in un’ottica di attenzione alle nuove sfide che si presenteranno in futuro, nell’ambito della valorizzazione della viticoltura».
La replica
«Il Cervim è un organismo di grande importanza dal punto di vista culturale e pratico – ha replicato il consigliere leghista Paolo Sammaritani – e di rilievo nazionale e internazionale. Abbiamo tra i suoi soci, oltre a regioni, province, comuni, comunità montane, anche camere di commercio internazionali, come quelle austriache e tedesche, e aziende che operano nel settore tra cui alcune greche e una peruviana. I vertici del Cervim sono sotto la lente d’ingrandimento internazionale e le azioni che fa e che si propone di fare sono il suo e il nostro biglietto da visita».
(re.aostanews.it)