Pré-Saint-Didier, piscina pronta per l’autunno inverno 2024/2025
Dopo la sospensione invernale i lavori alla piscina regionale di Pré-Saint-Didier sono ripresi in questi giorni; la torre con gli idroscivoli potrà essere realizzata a struttura già aperta
All’orizzonte non c’è ancora una data certa per la riapertura della piscina regionale di Pré-Saint-Didier, ma non se ne riparlerà prima dell’autunno/inverno 2024/2025.
«È un intervento molto complicato – ammette l’architetto Paolo Pettene, dello studio Pettene & Partners che ne cura progetto e direzione lavori -, possiamo dire che sarà bellissima».
Chiusa dall’estate del 2018 in seguito al crollo di alcuni calcinacci, l’impianto, che già era al centro di un progetto di efficientamento energetico, non ha più riaperto in attesa dei lavori, iniziati solo il 3 maggio 2021, come evidenzia l’assessore regionale ai lavori pubblici, Davide Sapinet.
Il progetto
«Il progetto partito come riqualificazione energetica della piscina nel frattempo è cambiato» spiega Pettene.
«Da semplice efficientamento energetico adesso si parla di intervento di miglioramento architettonico, energetico e strutturale di un impianto ormai obsoleto e datato».
Disegnata dall’architetto Giò Ponti nel 1968 e realizzata nel 1976, la struttura è un bene documento.
Sono state mantenute le grandi sciabole in cemento armato della copertura, che fungono da travi, uno dei segni distintivi del progetto di Ponti, mentre l’interno e la vasca sono stati ridisegnati completamente.
L’obiettivo del progetto è trasformare la piscina regionale in un vero centro acquatico, «con il potenziamento delle attività in acqua, il ridimensionamento e la rifunzionalizzazione della vasca principale, che sarà allestita con giochi d’acqua e ambiti relax, e delle vasche minori – bimbi-spray park e di acquaticità benessere (resa stagionale all’aperto)» aggiunge l’architetto Paolo Pettene.
A questo contribuirà la realizzazione di un gruppo di nuovi scivoli, con percorso curvilineo «che si innesta all’interno del fabbricato, in un’area già predisposta per l’arrivo in frenata».
I lavori
Quanto inizialmente previsto per il risanamento energetico in fase di progettazione preliminare, in base a quanto proposto dalla diagnosi energetica, che già nel 2017 aveva rilevato come la piscina di Pré-Saint-Didier fosse tra gli edifici di proprietà regionale più energivori, è stato oggetto di ulteriori valutazioni.
Il progetto esecutivo è stato oggetto di successive perizie di variante oltre al progetto di completamento per l’allestimento di un gruppo idroscivoli pensato per evidenziare il carattere turistico ricreativo del centro acquatico.
Gli interventi hanno riguardato l’isolamento a cappotto esterno e interno dell’involucro verticale opaco; l’isolamento della copertura inclinata e piana, dei solai; la sostituzione dei serramenti con triplo vetro; la sostituzione dell’impianto di trattamento dell’aria; il consolidamento strutturale degli elementi portanti e la riorganizzazione degli spazi della zona vasca con separazione tra attività sportiva e ludico-ricreativa.
Al momento, come spiega Pettene, «le parti strutturali sono concluse».
Tre le varianti in corso d’opera approvate che portano il totale dei lavori a 5 milioni 617 mila 619, 97 euro.
A questa cifra bisognerà aggiungere circa 1,4 milioni di euro per la realizzazione di un grande idroscivolo, con una torre esterna e parte finale in interno, «che sarà motivo di attrazione per i più giovani e per le famiglie, in alternativa e in sinergia alle adiacenti Terme» sottolinea Pettene.
I tempi
Rispetto a quanto annunciato nel mese di novembre dall’assessore Sapinet in Consiglio Valle, i lavori non sono proseguiti senza soluzione di continuità e quindi l’apertura ipotizzata nell’estate 2024 slitterà ancora di qualche mese.
«Dopo la sospensione invernale i lavori, molto complessi, sono attualmente ripresi e termineranno per l’autunno 2024» dice l’architetto.
A seguire i collaudi, che protrarranno ancora i tempi di apertura.
La costruzione dell’idroscivolo, che avverrà solo in un secondo momento per studiare il miglior inserimento anche in virtù dei progetti di riorganizzazione di tutta l’area della piscina da parte del Comune, potrà essere eseguita anche a impianto aperto.
(erika david)