Europee: Pays d’Aoste Souverain lancia una candidatura indipendentista
Pas chiede agli autonomisti di fare quadrato perché «saremo la bandiera di una battaglia per avere un candidato valdostano a Strasburgo»
Europee: Pays d’Aoste Souverain lancia una candidatura indipendentista e chiede agli autonomisti a fare quadrato. Il portavoce politico Christian Sarteur non fa il nome. «È prematuro. Per noi gli ideali sono più forti della persona» dice.
Festa della Valle d’Aosta
Nel giorno della terza Festa Nazionale della Valle d’Aosta Pas fa il punto in una conferenza stampa pomeridiana al bistro Maison Bandì di Aosta, ospite Joseph Henriet che ha poi illustrato il manifesto del progetto Movimento Arpitania.
Ha proseguito Sarteur: «Noi indipendentisti siamo aperti verso l’Europa e riteniamo fondamentale avere un rappresentante a Strasburgo». Invita il 9 giugno a «esercitare il diritto di voto a prescindire dal risultato» e chiede «di coalizzarsi attorno a un candidato di Pas. Vogliamo diventare bandiera e cassa di risonanza affinché Roma si decida a cambiare le regole del voto alle europee».
Rivendica poi il fatto che «grazie a Pas la zona franca è un argomento à la une. Noi insisteremo con un’azione sempre più potente con la rivendicazione dei 15 decimi del riparto fiscale. E non è una missione impossibile».
Ripropone di insegnare la civilisation valdôtaine nelle scuole «perché stiamo perdendo il sentimento di appartenenza al territorio, la valdostanità sta venendo meno».
Infine puntualizza: «Pas aderisce al progetto Arpitania nel quale si riconosce» e di Josph Henriet dice: «è un visionario, ma è nel giusto».
Sì al progetto Arpitania
Già il presidente di Pas Michel Perret aveva detto di «condividere con Henriet il progetto di confederazione Arpitana che, nata negli anni ’70, è ancora di attualità. Henriet, con noi, ha fondato questo movimento 10 anni fa per sensibilizzare i valdostani all’indipendenza.
Per Philippe Milleret è «un’idea geopolitica concreta, che ha una radice storica e dove gli abitanti sono accomunati dalla lingua arpitana. Noi vogliamo un’Europa solidale e federale e non l’Europa delle banche».
Joseph Henriet prima di presentare il suo manifesto ha voluto ringraziare Floran Corradin «senza il quale la lingua arpitana sarebbe morta. Invece vive ed è l’elemento unificante tra le popolazioni arpitane».
Ha detto Henriet: «Noi invitiamo tutti gli abitanti di Arpitania ad aderire al nostro progetto indipendentista, senza distinzione di razza, lingua, religione, origine geografica o classe sociale. Invitiamo anche i partiti politici presenti in Arpitania, così come tutti quelli che nasceranno, a condividere il nostro progetto. Dobbiamo dunque guadagnarci il sostegno della popolazione arpitana. Dobbiamo fondare il Miar, Movimento per l’indipendenza dell’Arpitania».
L’Arpitania
Dal punto di vista geografico lo spazio arpitano è formato dalle aree francesi Maurienne, Tarentaise, Chambéry (Savoia ducale), Chablais, Genevois, Faucigny, definite Savoia; e la Graia, cioè la Valle d’Aosta con alcune vallate del Piemonte.
(danila chenal)