Verrès: Falcon Valley acquista Fornovallée e rilancia, salvi 20 posti di lavoro
Nasce Valpinsa, che annuncia un piano di rilancio per il colosso della pinsa romana con l'assunzione di almeno altri 20 addetti
Falcon Valley acquista FornoVallée e annuncia un piano di rilancio. Salvi 20 posti di lavoro.
Fornovallée Srl, azienda costituita nel 2007 e attiva nella produzione alimentare nel comparto dei prodotti da forno e semilavorati per pizza surgelati destinati a catering e alla grande distribuzione, cambia così proprietario e passa a un’azienda operante nello stesso settore e, in particolare, nella produzione della pinsa romana per il mercato statunitense e britannico.
Nasce Valpinsa
Falcon Valley, che ha sede a Malta, assistita dall’avv. Fabio Lui dello Studio Pavia e Ansaldo di Milano, dopo aver visitato diversi siti in Italia, ha individuato nello stabilimento di Fornovallée di Verrès la migliore opzione per la produzione e con la costituzione in Valle d’Aosta di nuova società, denominata Valpinsa, ha presentato un’offerta irrevocabile per l’acquisto di Fornovallée srl, andata a buon fine non essendosi presentati altri soggetti interessati a prendere il controllo dell’azienda, impegnandosi a mantenere i lavoratori al momento in forza a Valforno.
L’acquisizione arriva in seguito ai problemi riscontrati dall’azienda di Verrès durante il periodo di inattività dovuto al Covid nel post pandemia ed a causa dell’aumento dei costi dell’energia che hanno portato la Fornovallée a ridurre sensibilmente i fatturati e cercare una soluzione di continuità per evitare la chiusura e la conseguente perdita di lavoro dei venti dipendenti dello stabilimento ex-Lavazza.
La crisi di Fornovallée e la vendita
Acquistata nel 2017 da un gruppo guidato dall’amministratore Giovanni Giorgi della società Tegoleria Artigianale Valdostana, Fornovallée che annoverava tra i suoi clienti gruppi multinazionali come la società Autogrill Spa e il colosso belga Vandermoortele, vista la richiesta di questi clienti di ottenere delle certificazioni per gli standard BRC e IFS, lasciava la storica sede di Issogne per trasferirsi in uno stabilimento adeguato ai nuovi standard, a Verrès, in via Circonvallazione 28, lasciato libero dalla Lavazza Spa.
L’ingente investimento per l’ammodernamento degli impianti, il trasloco da Issogne a Verrès, l’aumento dei costi fissi vista la sede più grande, uniti alla crisi del settore dovuta alla pandemia e ai successivi aumenti dei costi energetici (da circa 10 mila euro mensili a 65 mila euro, nell’agosto 2022) hanno portato ad ingenti perdite nel triennio successivo.
Nel dicembre 2022 la direzione di Fornovallée, nel tentativo di risanare l’azienda e nella speranza di salvaguardare i venti posti di lavoro, ha affidato a professionisti locali, avv. Manuela Massai in qualità di advisor legale e dott. Jean-Claude Favre in qualità di attestatore, l’incarico di valutare uno strumento di risoluzione delle crisi di impresa.
La domanda di concordato preventivo è stata quindi formalizzata al Tribunale di Aosta nel novembre 2023, con la nomina a Commissario giudiziale del dott. Filippo Canale ed a Giudice delegato del dott. Marco Tornatore che ha autorizzato la vendita dell’azienda ante omologa; il passaggio di consegne tra Fornovallée e Valpinsa è avvenuto a inizio marzo 2023, mentre proseguirà l’iter del concordato finalizzato ad ottenere il voto dei creditori e l’omologa per la distribuzione delle somme incassate in esito alla vendita.
L’amministratore delegato di Fornovallée, Giovanni Giorgi si dice “dispiaciuto per l’esito del progetto nel quale credeva”, ma è comunque “soddisfatto per aver salvato l’azienda con le relative maestranze, e dato nuova linfa al progetto iniziale”. Giorgi auspica “nel voto positivo del concordato per la soddisfazione seppur in percentuale dei creditori” , si sente con “la coscienza a posto per aver fatto tutto il possibile per salvare i posti di lavoro e l’Azienda”. Giorgi tornerà ad occuparsi di Tegoleria e della propria famiglia.
L’amministratore delegato di Valpinsa, Pier Luigi Muffato, dichiara che tra i loro obiettivi c’è il “rilancio dell’azienda e l’ampliamento delle linee produttive. L’acquisto di una linea aggiuntiva da affiancare a quella già esistente è già in programma per il 2024 mentre, a completamento dell’impianto, sono previste, entro fine 2026, altre due linee automatizzate di produzione e la farcitura del loro prodotto, per implementare la capacità produttiva a circa 9000 pinse all’ora, oltre all’assunzione di almeno altre 20 unità lavorative da affiancare all’attuale forza lavoro”.
(L. M.)