Legge elettorale: il Centrodestra contro il Governo regionale: «vergognoso temporeggiare»
Legge elettorale: il Centrodestra contro il Governo regionale: «vergognoso temporeggiare».
«Sulla legge di riforma elettorale, assistiamo al vergognoso temporeggiare del presidente della 1ª Commissione e di tutta la maggioranza di Governo».
Le forze regionali del Centrodestra Unito – Lega Vallée d’Aoste, Forza Italia Fratelli d’Italia, Noi Moderati e UDC – si scagliano contro il presidente della 1ª Commissione (Erik Lavevaz, ndr) e contro la maggioranza di Governo, colpevole di non aver rispettato l’impegno a elaborare, entro fine 2023, una proposta di legge di riforma elettorale regionale.
La scorsa estate, dopo il deposito di vari progetti di legge di riforma, le forze di maggioranza avevano assunto l’impegno a elaborare in Prima Commissione, una proposta di legge.
«A oggi, però, nulla di quanto promesso è stato fatto e addirittura il presidente della Prima Commissione risulta scomparso, tranne una dichiarazione a mezzo stampa, secondo cui la legge elettorale non verrà modificata, salvo che non si trovi un accordo politico per approvarla con 24 voti, in modo da evitare il referendum confermativo» si legge nella nota del Centrodestra.
«Le forze di Governo non intendono modificare le regole elettorali e non vogliono che gli elettori abbiano il diritto di scegliere il Presidente della regione, la maggioranza che li governerà stabilmente con un programma condiviso e vincolante e soprattutto non essere ostaggio dei continui “ribaltoni” orditi nel palazzo, come il recente passato tristemente ci insegna» prosegue il Centrodestra unito.
Priorità a un Governo stabile
«Il Centrodestra unito non accetterà il protrarsi dell’inerzia dolosa e/o azioni del governo regionale tendenti a fare solo irrilevanti modifiche alla legge elettorale (quali ad esempio l’aumento delle preferenze) che non consentano agli elettori valdostani di esercitare il loro diritto di scelta e di avere un governo stabile per almeno cinque anni, come tutte le altre regioni d’Italia, annunciando fin d’ora che una tale scelta del governo verrà contrastata ad ogni livello e con gli strumenti che le attuali norme prevedono».
Il vice presidente della 1ª Commissione
«Nei prossimi giorni ne parleremo in Commissione, settimana prossima probabilmente, al massimo tra una decina di giorni – spiega il vice presidente della 1ª Commissione Aldo Di Marco -. L’argomento è sempre stato di attualità, se n’è parlato, ne parliamo e ne parleremo ancora».
(re.aostanews.it)