Invecchiamento attivo: «permettiamo agli anziani di continuare a essere produttivi per la società»
Illustrata questa mattina la proposta di legge presentata dal Gruppo misto e da Forza Italia che ha già ricevuto il parere favorevole degli enti locali
Permettere agli anziani di continuare a essere produttivi per la società e invecchiare in salute sono gli obiettivi della proposta di legge regionale per la Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo.
La proposta di legge, depositata il 3 novembre dal consigliere regionale Claudio Restano (Gruppo misto) e attualmente al vaglio della V Commissione Servizi sociali, dove i consiglieri di Forza Italia Mauro Baccega e Pierluigi Marquis hanno presentato un emendamento a integrazione del testo per l’istituzione della figura del Garante per i diritti degli anziani, è stata illustrata questa mattina in una conferenza stampa.
Popolazione sempre più anziana
«L’indice di vecchiaia dal 2002 al 2022 è aumentato esponenzialmente, ogni 100 giovani ci sono 199 anziani, questi significa sempre meno forza lavoro e sempre più pensionati» dice il consigliere Claudio Restano illustrando la proposta di legge 126 sulla promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo.
Una proposta presentata con un ordine del giorno in sede di approvazione del Piano per la salute e il benessere sociale, ricorda Restano, ma che è stato cassato.
«Avevamo detto che se non lo faceva il governo regionale avremmo provveduto la minoranza e dopo 4 mesi la proposta di legge è stata presentata» aggiunge il consigliere del Gruppo misto.
«La maggioranza dice che per il sociale mette un sacco di soldi, è vero, ma bisogna fare di più – prosegue Restano -. Serve una legge che coordini tutte attività sugli anziani, che coordini le associazioni, i sindacati, i giovani che devono interagire coinvolgere gli anziani anche in attività sportive».
«Per avere anziani in salute dobbiamo renderli attivi altrimenti aumenta spesa sanitaria».
Sono 11 le Regioni e una provincia autonomia che hanno già provveduto a normare l’invecchiamento attivo.
«Noi non ci siamo ancora arrivati, e quest è una grave grave lacuna dal punto di vista politico» ancora Restano.
Il consigliere ricorda come la proposta di legge abbia ottenuto il parere favorevole degli enti locali che pure hanno evidenziato le diverse iniziative di cittadinanza attiva portate avanti: «benissimo, ma abbiamo la necessità che tutto questo sia coordinato».
«Questa proposta – conclude – non vuole essere una provocazione politica, siamo convinti di aver scritto una buona norma che non richiede risorse aggiuntive se non 5 mila euro per i costi di gestione, e che deve essere approvata».
Il consigliere di Forza Italia Mauro Baccega ricorda come in Valle d’Aosta gli over 65 siano il 25% della popolazione.
«L’obiettivo è migliorare la qualità della vita nella sfera sociale, personale, nella partecipazione alla vita pubblica» dice Baccega.
«Quando il consigliere Restano ha depositato la sua proposta abbiamo deciso di unificare la nostra richiesta di istituite il garante dei diritti delle persone anziani con un maxi emendamento per rendere unico questo percorso».
«Non possiamo pensare che la maggioranza non aderisca – aggiunge il consigliere Fi -. La proposta non è blindata, è aperta ad arricchimenti e suggerimenti».
«La Regione destina 141 milioni circa sul sociale, è tantissimo. Vogliamo solo razionalizzare la spesa» dicono.
La proposta di legge 126 sulla Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo
Con invecchiamenti attivo si intende l’attivarsi in maniera «formale o informale in uno o più ambiti della sfera sociale (mercato del lavoro, volontariato, assistenza a familiari…), personale (hobby, turismo, giardinaggio, interessi culturali…), scegliendo liberamente le attività nelle quali impegnarsi, a seconda delle proprie aspirazioni e motivazioni.
La proposta di legge si rivolge a tutte le persone over 65 anni (qui il testo completo della proposta di legge 126)
L’obiettivo della proposta di legge, formata da 18 articoli, è «valorizzare il ruolo delle persone anziane nella comunità e promuovere la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale della nostra regione» favorendo «la crescita personale degli anziani, valorizzando la loro capacità progettuale e la loro esperienza di vita».
Per il raggiungimento di questi obiettivi è «necessario promuovere e sostenere l’auto-organizzazione, il volontariato, la cittadinanza attiva, lo sviluppo di reti sociali».
Con l’emendamento proposto da Forza Italia che intende istituire la figura del Garante dei diritti delle persone anziani, affidando al Difensore civico nuovi compiti, si intende anche rafforzare «l’azione della pubblica amministrazione nella tutela delle persone anziane».
Nella legislazione europea i diritti dei cittadini anziani sono riconosciuti sia nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE, che vieta qualsiasi discriminazione fondata sull’età e riconosce il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale dell’Unione, sia nella Carta europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane bisognose di cure e assistenza a lungo termine.
L’istituzione del Garante delle persone anziane è «un necessario passo in avanti nella effettiva tutela di una fascia di cittadini così demograficamente numerosa nella nostra Regione, e al contempo offre una concreta attuazione del dettato costituzionale europeo» concludono Baccega e Restano.
(erika david)