Ambientalisti: sulle Comunità di energia rinnovabile chiedono regole precise
Auditi in III e IV Commissione nell'ambito della stesura del Piano energetico e ambientale regionale hanno avanzato richieste e manifestato perplessità come sull'utilizzo dell'idrogeno nei trasporti
Ambientalisti: sulle Comunità di energia rinnovabile chiedono regole precise.
Per Paolo Meneghini per Valle Virtuosa, Paolo Gino ed Ezio Roppolo per il “Comitato giù le mani dalle acque e da Cva”, e Attac Vda «il quadro normativo delle CER è definito ed è bene che il Piano energetico e ambientale della Valle d’Aosta preveda un capitolo apposito per dire che cosa la Regione vuole fare nel campo delle CER: quale potenza si vuole installare, quante CER, con quale configurazione giuridica e altro».
Lo hanno fatto presente, martedì 13 febbraio, durante le audizioni delle Commissioni regionali III e IV.
L’audizione
Scrivono in una nota gli ambientalisti: «Il nuovo PEAR si pone obiettivi significativi di maggiore efficienza energetica, di aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni inquinanti, ma non è pienamente sorretto da un programma di azioni adeguate. Le principali osservazioni, che già avevamo fatto in occasione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, le abbiamo ribadite alle commissioni».
Gli ambientalisti ritengono che «la decarbonizzazione della Cogne e di Thelcha sia un obiettivo ineludibile» così come bisogna evitare «di implementare la rete di distribuzione del metano».
Dicono no all’uso dell’idrogeno per il trasporto.
Data la rilevanza del PEAR e delle questioni collegate, come il Piano strategico di Cva e la questione della Norma di attuazione sulle concessioni idroelettriche, le Associazioni ambientaliste hanno organizzato tre incontri pubblici sulla politica energetica regionale».
Primo appuntamento ad Aosta venerdì 23 febbraio.
«Sono temi cruciali per la comunità valdostana su cui c’è una scarsa informazione e una grave assenza di pubblico dibattito. Vogliamo pertanto offrire una occasione di conoscenza e confronto» concludono gli ambientalisti.