Festival di Sanremo, 1ª serata senza scossoni, Bertè regina, Emma convince
Il racconto della prima serata del 74º Festival della canzone italiana dal nostro inviato al Teatro Ariston Luca Mauro Melloni
Festival di Sanremo, 1ª serata senza scossoni, Bertè regina, Emma convince.
Perché alcune persone si presentano con dei cubi di cartone sulla testa?
Perché i sosia di Pavarotti e Mina camminano ininterrottamente per le vie?
Qualche artista di strada riuscirà ad impressionare etichette discografiche o produttori?
Ma soprattutto chi riuscirà ad aggiudicarsi il maggior numero di selfie con qualunque genere di personaggio più o meno popolare si possa incrociare?
Sono quesiti che difficilmente riescono a trovare razionale risposta.
Il primo giorno del Festival
È il primo giorno del Festival, la musica risuona ovunque e ad ogni ora a Sanremo.
Chi canta Dalla e chi i Gemelli Diversi, c’è chi rielabora Mengoni e chi si avventura in Battisti, chi tenta un freestyle e chi suona jazz.
Gli applausi sono concessi a tutti, anche a coloro che stonano una nota di troppo.
Intanto in piazza Colombo…
D’altronde alla tensione palpabile degli artisti che fremono per presentare il proprio brano si contrappone una generale atmosfera di festa che esplode nel tardo pomeriggio con un dj set che trasforma piazza Colombo, a pochi metri dal Teatro Ariston, in una discoteca a cielo aperto.
La platea è quasi interamente under 25, a confermare il clamoroso ribaltamento, portato avanti negli anni, che ha visto il Festival passare dall’essere considerato monumento stantio e passato a evento modaiolo.
Oggettivamente era impossibile immaginare una mutazione del genere anche solo qualche anno fa.
Alle 20.45 il via
Alle 20 e 45 scatta il diktat del silenzio, si abbassa repentinamente e drasticamente la musica nelle strade e come accade prima di un’importante partita di calcio le persone corrono frenetiche alla ricerca di uno schermo per ascoltare il fischio d’inizio di Amadeus.
Via.
La Sala stampa celebra e canta Mengoni, omaggia Fiorella Mannoia e Loredana Berté, segue il ritmo di Ghali e Mahmood, ripete già il ritornello di Annalisa e dei The Kolors, si emoziona per Irama e Diodato in una serata che assume contorni pantagruelici, sfiorando le 6 ore di diretta.
Non tutti sono preparati alla maratona sanremese, a maggior ragione quando si somma un’ulteriore mancanza che grava sulle spalle dei giornalisti, rendendo l’impresa ancora più ardua.
L’unico distributore di caffè presente non è funzionante!
Alcuni abbandonano la propria postazione, mentre altri si regalano un micro sonno degno di un trailer durante il Tor des Géants.
Applausi per il brano di Emma
È finalmente l’ora del brano di Emma, prodotto dal valdostano Jvli, e la Sala si ridesta, battendo le mani a tempo.
Si muovono le teste seguendo il ritmo e partono gli applausi.
Il Festival per ora non concede particolari scandali e imprevisti, così è dovere da parte dei presenti prima della conclusione dei 30 artisti almeno commentare gli outfit, storicamente una parte ritenuta essenziale.
In un contesto generale più elegante, sobrio, meno stravagante del solito, spuntano i La Sad.
Creste colorate, petto nudo e costole di metallo, come non votare per il loro abito?
Mentre Fiorello si prepara all’esterno dell’Ariston per il suo show notturno viene letto il primo responso.
I voti della sala stampa
I voti della Sala Stampa decretano Mahmood quinto, Diodato quarto, terza Annalisa, seconda Angelina Mango e prima Loredana Berté.
Il fischio finale giunge alle 2. Ma in realtà è stata solo la prima tappa di un tour molto lungo.
Nella foto di TVSorrisi & Canzoni, Amadeus, Marco Mengoni e l’intramontabile Loredana Bertè, prima secondo i voti della sala stampa al termine della prima serata della kermesse.
(luca mauro melloni)