Antey-Saint-André: è ufficiale arriva il commissario
Protocollate le dimissioni di Fabrizio Herin, Valentino Cattorini, Damiano Villettaz e Carlo Machet; nell'esprimere il rammarico il sindaco Marco Poletto punta il dito contro chi «non ha pensato al bene della popolazione»
Antey-Saint-André: è ufficiale arriva il commissario. Le dimissioni di Fabrizio Herin, Valentino Cattorini, Damiano Villettaz e Carlo Machet sono state protocollate. È ufficiale: il Consiglio comunale, guidato da Marco Poletto, è decaduto.
Sarà ora la Regione Valle d’Aosta a entrare i scena nominando un commissario che porterà il paese al voto anticipato con tutta probabilità domenica 6 giugno giorno in cui si vota per le elezioni europee.
La nota del sindaco
«L’amarezza è grande. Le discordanze personali e i conflitti individuali hanno preso il sopravvento, relegando gli interessi della popolazione in secondo piano. Questo è molto grave. La condivisione di un percorso da compiere insieme, che era alla base della costituzione della nostra lista, è rimasta sulla carta e non nei fatti». È quanto scrive il sindaco Poletto, prendendo atto della fine della legislatura.
Prosegue la nota: «Chiunque abbia condotto o partecipato a un’azione continua di logoramento nei confronti di chi ha cercato invece di operare per il bene di Antey-Saint-André ha dimostrato scarso senso di responsabilità e la pochezza del proprio operato. Certo, le difficoltà che abbiamo incontrato, sin dall’inizio del nostro mandato, in un momento particolare del nostro Paese, come l’esplosione della pandemia da Covid, avrebbero richiesto da parte di tutti noi un maggiore sforzo nel trovare sempre un punto di incontro tra le diverse posizioni».
L’analisi
Prosegue nell’analisi: «Ho sperato che con il rimpasto che abbiamo apportato ultimamente nella composizione della giunta comunale si fosse trovato un equilibrio all’interno della nostra lista. Mi sono sbagliato. Il commissariamento del nostro Paese rappresenta un grave danno sia economico che morale; il comune subirà un rallentamento dell’azione amministrativa con possibili ripercussioni su tutto il settore terziario, nonostante l’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026».
Per aggiungere: «Dopo molte difficoltà eravamo riusciti a entrare nella fase operativa di alcuni programmi e progetti importanti, superando le lungaggini burocratiche, ma ci troviamo nuovamente ad allungare i tempi della loro realizzazione a causa del commissariamento, che come ben sappiamo svolgerà un’azione di ordinaria amministrazione, scontentando la popolazione tutta».
L’affondo
Infine l’affondo di Poletto: «Chi ha portato o ha tramato affinché si giungesse a tale situazione se ne assuma la piena responsabilità di fronte alla popolazione. La gente sa distinguere. In conclusione voglio ringraziare coloro che con lealtà mi hanno coadiuvato nell’amministrare il nostro Paese, i dipendenti comunali per avermi supportato nelle mie funzioni, tutta la popolazione che ha sostenuto la nostra lista affinché non si senta tradita e mi scuso con l’intero Paese, che sicuramente non meritava tutto questo».
La prima crisi
Denise Noussan era già nell’occhio del ciclone nella crisi iniziata nel mese di settembre 2023 quando il vice sindaco Valter Artaz, per primo, rassegnò le dimissioni.
Seguirono a ruota le dimissioni di cinque consiglieri senza deleghe Yves Granges (che diventato assessore al Turismo non è più tra i dimissionari) , Fabrizio Herin, Valentino Cattorini, Damiano Villettaz e Carlo Machet.
All’epoca chiesero che l’assessora stesse fuori dalla giunta. Così non è stato.
Allora Noussan fece un passo indietro e lasciò la delega al Turismo a Yves Grange per diventare assessora al Bilancio.
A distanza di alcuni mesi i ‘dissidenti’ hanno fatto saltare il bancoSecondo quando si mormora in paese la frattura era nell’aria fin dall’avvio di legislatura quando davanti all’incarico affidato alla giovane Denise i colleghi già storcevano il naso.
(d.c.)