Caos autostrada, rischio sicurezza: convocati COV e associazioni
Riunioni urgenti in Regione dopo le lunghe code di ieri, domenica 4, tra Pont-Saint-Martin e Ivrea
La Regione convoca COV – Comitato operativo per la viabilità – e associazioni per confrontarsi sul caos autostrada. Lo comunica il governo regionale all’indomani delle lunghe code verificatesi ieri, domenica 4 febbraio, nel tratto autostradale tra Pont-Saint-Martin e Ivrea.
Tempesta perfetta
Un’autovettura in panne nei pressi del restringimento di Ivrea “ha creato la tempesta perfetta”, ammette il presidente della Regione.
“La situazione è attenzionata da mesi – spiega il presidente della Regione, Renzo Testolin -, purtroppo nonostante le lettere inviate al Ministero – l’ultima venerdì 2 febbraio – nulla si è mosso, se non l’assicurazione da parte di Ativa SpA ad allargare i varchi di accesso nelle zone dei restringimenti (Ivrea e Santhià)”.
” La nostra possibilità di incidere è marginale – ancora Testolin -, perché ai tavoli non siamo invitati, poiché i territori in questione non sono di nostra competenza e poi perché di fatto si tratta di una questione che devono dirimere Ministero e società di gestione”.
Le riunioni
Alle 13 di si riunisce il COV (Forze dell’ordine, Anas, Sav e Rav, assessorato ai Trasporti), nel pomeriggio toccherà alle associazioni (Chambre, Adava, Confindustria…). “L’obiettivo è quello di definire in modo puntuale la situazione che sta diventando un problema di sicurezza e presentarle al Piemonte, consci del fatto che non possiamo certo dire cosa fare a casa di altri”.
Braccio di ferro Mit – Ativa
Il problema sta tutto nel braccio di ferro tra il Ministro dei trasporti e Ativa SpA per lavori sul tratto della “bretella” Ivrea-Santhià. “Alle nostre lettere il Mit ha risposto che sta lavorando per risolvere la questione – ancora Testolin -. Riscontriamo scarsa sensibilità da parte del Mit”.
Intanto, sale la preoccupazione per un’ altra domenica di passione in autostrada, la prossima. “Qui è in ballo la sicurezza, basti pensare agli spostamenti dei mezzi di soccorso e la mobilità pubblica – dice ancora il Presidente -. Inoltre, le persone che utilizzano il servizio sostitutivo di bus per la chiusura della ferrovia perdono le coincidenze con i treni, e questo è inaccettabile”.
(L.M.)