Da Saint-Vincent al Portogallo: Stefano è il sous chef di Heinz Beck
Dal 2019, il giovane vive e lavora in Portogallo e lavora al ristorante 'Gusto', interno all'Hôtel Conrad Hilton; dal 2023, è sous chef del celebre chef tedesco
Da Saint-Vincent al Portogallo: Stefano è il sous chef di Heinz Beck al ristorante Gusto.
Dalla Valle d’Aosta al Portogallo; dall’École Hôtelière di Châtillon al ristorante Una Stella Michelin ‘Gusto’ di Almancil, nella regione dell’Algarve, la strada di Stefano Bulla sulla via dell’eccellenza culinaria è ancora lunga ma segnata da importanti tappe e notevoli traguardi.
Venticinquenne originario di Saint-Vincent, dopo il diploma, il giovane frequenta l’Alma di Parma, la scuola di cucina italiana di Gualtiero Marchesi, dove conosce il celebre chef tedesci Heinz Beck, durante uno stage di cinque mesi nel ristorante tre Stelle Michelin La Pergola di Roma.
«Un’esperienza che mi ha cambiato la vita»
«È stata una esperienza incredibile che mi ha cambiato la vita perché da un piccolo paesino sono approdato nella Capitale, ho incontrato nuove persone e appreso un livello di professionalità superiore – racconta il ragazzo, parte della brigata insieme al coetaneo italiano Liborio Buonocore –.
Dal 2019 in Portogallo
Una volta concluso il tirocinio, mi è stato proposto di recarmi in Portogallo, dove sono arrivato nel 2019 e dove lavoro cinque giorni a settimana nel ristorante Gusto, interno dell’hôtel di lusso Conrad Hilton».
Dagli antipasti
Nella sua carriera in ‘Gusto’, Bulla ha esordito come aiutante e poi responsabile degli antipasti, spostandosi successivamente alla preparazione dei primi piatti al secondo anno e alla posizione di junior sous-chef al quarto anno.
Nel 2023, Bulla ha assunto il ruolo di sous-chef ed è a oggi incaricato di gestire le forniture, parlare con la clientela e concordare il menù con lo stesso Beck.
«Del mio incarico apprezzo il rapporto con i miei colleghi, una sorta di seconda famiglia non scelta con cui trascorro molte ore al giorno, e con i clienti, la cui soddisfazione ripaga degli sforzi fatti – spiega il giovane, che da due anni e mezzo ha trovato in Portogallo anche l’amore -.
Grazie alla famiglia e ai nonni
Ringrazio per questa opportunità la mia famiglia e in modo particolare i miei nonni, che hanno investito e creduto in me anche quando io stesso stentavo a rendermi conto delle mie potenzialità».
Amuse bouche, snack e pre dessert
Nonostante nella cucina di ‘Gusto’ le pietanze siano ideate unicamente da Beck, la sua brigata gode di libertà e fantasia nell’applicarvi le proprie conoscenze e le proprie tecniche nonché nel creare extra menù quali amuse-bouche, pre-dessert, snack, canapé, pane e grissini portandovi i propri ricordi e i propri sapori.
Non mi fermerò qui
«Sono contento del mio percorso e della mia vita in Portogallo, ma non sono sicuro che mi fermerò ancora perché nel mondo della cucina vi è sempre qualche cosa di nuovo da imparare uscendo dalla propria zona di comfort» ammette Bulla, allettato dalla possibilità di lavorare in Sud Africa assieme alla fidanzata di origini mozambicane -.
Sarebbe bello in futuro avere un ristorante tutto mio però credo sia ugualmente gratificante fare ciò che mi piace, trovarmi in un posto di qualità ed essere apprezzato da clienti che comprendano come mangiare non sia soltanto nutrirsi bensì anche vivere una bella esperienza».
Bulla non manca però di sottolineare alcuni aspetti negativi della sua professione da chef, per esempio la lontananza fisica da genitori e fratelli o gli impegni durante fine settimana e festivi.
«Senza passione e forza sarebbe impossibile fare questo mestiere, di per sé duro fisicamente e mentalmente – conclude il giovane -.
Il mio consiglio a tutti quei ragazzi timidi e insicuri come sono stato io è di mettere da parte la paura e provare lanciarsi indipendentemente dal risultato, viaggiando e collezionando avventure che altrimenti non arriverebbero».
(giorgia gambino)