Nella mensa che vorrei: Aosta lancia il sondaggio per valutare il servizio
Dopo le tante polemiche, il Comune ha deciso di sondare i pareri delle famiglie degli alunni che frequentano le mense scolastiche comunali
Raccogliere valutazioni e suggestioni tramite un questionario online per superare le problematiche che hanno caratterizzato il servizio delle mense scolastiche. È questo, in sostanza, Nella mensa che vorrei il sondaggio iniziato nella serata di giovedì 25 gennaio dal Comune di Aosta per raccogliere le valutazioni delle famiglie in merito al servizio frequentato dai propri figli, in un’ottica di partecipazione e crescita.
Il questionario
A circa un anno dall’avvio del nuovo appalto delle mense scolastiche per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del Comune di Aosta, gestito da Vivenda in collaborazione con la cooperativa sociale Medihospes, l’amministrazione di piazza Chanoux vuole conoscere il punto di vista delle famiglie, alla luce dei recenti aggiustamenti, con lo scopo di migliorare e superare le tante critiche ricevute in passato.
Il questionario, costruito sulla piattaforma aperta di Google Forms, è stato indirizzato direttamente alla famiglie, via mail, dall’assessore all’Istruzione Samuele Tedesco.
Il documento è costituito da una cinquantina di domande, che serviranno alle strutture per dotarsi di indicazioni utili per comprendere il grado di soddisfazione e predisporre i cambiamenti in collaborazione con l’Usl della Valle d’Aosta.
Il questionario è accessibile all’indirizzo http://glou.it/Ydv35V e resterà aperto fino al 31 gennaio 2024.
L’assessore
L’assessore all’Istruzione, Samuele Tedesco, spiega la motivazioni alla base dell’iniziativa.
«I tempi ci sembravano maturi per raccogliere valutazioni compiute e approfondite da parte delle famiglie, in merito a un servizio che lo scorso anno era stato profondamente innovato, con un innegabile corollario di problematiche legate alla messa a punto, non solo dell’offerta di pietanze, ma anche delle modalità gestionali da parte del soggetto aggiudicatario» spiega l’assessore, che poi continua.
«In vista delle importanti valutazioni che dovranno essere condotte in merito agli sviluppi del servizio e al suo ulteriore miglioramento – conclude Tedesco -, avevamo bisogno di uno strumento di analisi, a un tempo più diffuso del pur ottimo lavoro svolto dalla ricostituita Consulta delle mense scolastiche e maggiormente partecipato rispetto alla possibilità di consumare i pasti con i minori da parte dei familiari».
(al.bi.)