Incendio di Aymavilles, Testolin: «Valutazioni sui 9 risarcimenti concluse entro il 6 maggio»
Il presidente della Regione ha replicato alle interrogazioni presentate da Lega e Forza Italia. Testolin ha glissato sull'indagine aperta dalla Procura di Aosta
Si concluderanno entro il 6 maggio 2024 le valutazioni per i risarcimenti legati ai danni subiti a causa del maxi incendio di Aymavilles, divampato lo scorso 19 luglio e finito in questi giorni al centro di un’inchiesta della procura di Aosta.
A sostenerlo è il presidente della Regione, Renzo Testolin, in risposta a due interrogazioni della Lega e di Forza Italia.
Le interrogazioni
«Se l’incendio, che ha lasciato senza casa diverse famiglie e distrutto ettari di bosco e proprietà ci ha lasciati attoniti, prendere atto di quello che ha gravitato attorno a quell’evento catastrofico è quantomeno vergognoso e imbarazzante – ha esclamato il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin -. Dalla stampa emerge che il traliccio gestito dalla Deval risulterebbe essere la causa dell’incendio e sono state rese note ipotesi di truffa sulle modalità di spegnimento dell’evento calamitoso e di ritardi nel riconoscimento dei risarcimenti promessi. Chiediamo di conoscere quali siano state le azioni messe in campo dalla Regione».
Ha chiesto delucidazioni sulle possibili fonti di innesco del rogo, invece, il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis.
Il presidente
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha evidenziato come la decretazione dello stato di calamità sia arrivata il «21 luglio 2023», mentre la sua cessazione, a spegnimento «di tutti i focolai che sono rimasti a lungo presenti in loco» è arrivata con decreto del 10 agosto.
E questa data è quella cardine per quanto riguarda l’aspetto risarcitorio, in quanto «decorrono i 90 giorni di tempo per la richiesta dei contributi da parte di chi ha subito danni».
La tempistica per presentare richiesta è quindi scaduta lo scorso 8 novembre e a quella data sono arrivate alla Protezione civile «9 domande, alcune di queste molto articolate, poiché riguardano fabbricati, alcuni peraltro abitati al momento dell’incendio – ha continuato il presidente -. Gli uffici stanno ora provvedendo ad effettuare l’istruttoria delle richieste: valutazioni che – salvo integrazioni che potranno essere richieste – saranno concluse entro 180 giorni dal termine di scadenza di presentazione delle domande, ossia entro il 6 maggio 2024».
Rassicurati gli interessati sul fatto che le indagini in corso non mutano «nulla in relazione all’attività di analisi delle domande presentate per ottenere i contributi e come l’indagine in corso assolutamente non distoglie la dovuta attenzione a quanto accaduto», il presidente ha poi glissato proprio sull’aspetto giudiziario.
«Sulle cause e le ragioni che hanno scatenato l’incendio al momento non si è in grado di dare alcuna risposta – ha concluso -. Le indagini sono in corso e solo gli sviluppi ci potranno fornire delle risposte in merito. In merito alle eventuali responsabilità nell’accaduto, non è attualmente nelle nostre possibilità poterle determinare e anche su tale aspetto vi è un’indagine in corso che potrà darci le risposte dovute».
(al.bi.)