MCV di Verrès: fabbrica ancora al freddo (10 gradi), i lavoratori si ribellano
Ferma denuncia da parte della Fiom Cgil; per la decisione di una Rsu, 14 lavoratori non sono entrati al turno delle 6. In azienda «c'erano 10 gradi»
All’ennesima volta non ce l’hanno più fatta e trovando, anche oggi, mercoledì 24 gennaio, 10 gradi in fabbrica, i lavoratori della Mcv hanno deciso di ribellarsi.
Questo quanto accaduto nello stabilimento verrezziese della ex Shiloh, denunciato dalla Fiom Cgil Valle d’Aosta.
Fiom Cgil all’attacco
E il sindacato, guidato da Fabrizio Graziola, non ci va delicato sulla questione.
«Non possiamo accettare che nel 2024 si verifichino episodi di questo genere – ha esclamato il segretario Fabrizio Graziola -. Più volte abbiamo informato la direzione di questa problematica».
Per questo, su spinta della Rsu della Fiom, l’intero reparto di finitura (14 persone) ha deciso di non iniziare il turno di lavoro 6-14.
«È inammissibile lasciare lavoratrici e lavoratori in situazioni in cui viene messa a rischio la loro salute per un mero risparmio da parte dell’azienda – attacca ancora Graziola -. La RSU mi ha comunicato che dopo 4 ore è stato risolto il problema del riscaldamento in reparto, ma rimane il fatto della recidiva».
«Un fatto paradossale»
Fabrizio Graziola va poi più a fondo nella questione.
«È paradossale che in una situazione già complicata per l’automotive si perdano 4 ore di produzione per colpa di una cattiva gestione della manutenzione – esclama il segretario -, tanto più che Mcv ( Magnesium Components Verrès) fa parte del gruppo Stellantis».
Il segretario denuncia una situazione insostenibile.
«In Valle, nel settore industriale, la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori non trovano la giusta attenzione – continua -. Si pensa solo al risparmio per le aziende a discapito del benessere dei lavoratori. Ma non si risparmia mettendo a rischio la salute delle persone. Basta, quindi, con le frasi-spot a effetto: si crei finalmente una cultura della sicurezza».
(al.bi.)