Chambre: imprese in crescita nel 2023, «pandemia alle spalle». Ma preoccupa il problema trasporti
I dati relativi allo stock di imprese a fine 2023 parlando di aumento dello 0.76%, superiore al resto d'Italia. Il presidente Roberto Sapia, però, mette in guardia sulle varie problematiche. Soffre ancora il commercio
Imprese che paiono aver superato la crisi pandemica nel 2023, ma anche la preoccupazione per la tragica situazione dei trasporti.
È il quadro che emerge dalle parole del presidente della Chambre, Roberto Sapia, a commento dei dati sullo stock di imprese registrate in Valle d’Aosta al 30 dicembre.
Stock di imprese
Il numero di imprese nella nostra regione, a fine 2023, è di 12.379 unità, in aumento dello 0,76% rispetto allo scorso anno (+89 imprese), ma soprattutto rispetto al 2019, quando lo stock si era attestato a quota 12.318.
A trainare industria, turismo e costruzioni, con grandi difficoltà ancora per il commercio.
Nel 2023, secondo i dati, la Valle d’Aosta ha visto nascere 685 nuove imprese (nel 2022 erano state 627), mentre le cessazioni non d’ufficio sono state 592 (erano state 577 nel 2022), con un saldo positivo di +91 imprese (lo scorso anno il saldo era stato di +22 imprese).
Questo, secondo la Chambre, testimonia «una ritrovata dinamicità del tessuto imprenditoriale».
L’analisi
Il tasso di crescita si attesta quindi su un valore di +0,76%, in rialzo sul 2022 (+0,41%) e superiore rispetto al dato nazionale (+0,70%) e del Nord Ovest (+0,73%).
Per quanto riguarda i diversi settori economici, la crescita maggiore si registra nell’industria (+3% e +26 imprese), nei servizi alle imprese (+2,7% e +43 imprese), nel turismo (+2,3% e +41 imprese) e nelle costruzioni (+1,1% e +27imprese).
Un lieve calo si registra per l’agricoltura (-0,3% e -4 imprese); più marcato, ancora una volta, per il commercio (-0,7% e -14 imprese).
Comparto artigianale
I dati relativi al comparto artigianale, parlano, a fine 2023, di 3.619 imprese, con un aumento dello 0,25% (+9 imprese) rispetto al 2022.
Nel 2019 le imprese artigiane registrate erano 3.597.
Sorride, in particolare, il settore edile, che vede aumentare di 9 unità lo stock rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+1,06%).
In merito alla forma giuridica delle imprese, particolarmente significativo è il tasso di crescita delle società di capitale (+5,42%).
Calano, invece, le società di persone (-0,93%); sostanzialmente costanti le ditte individuali (+0,03%).
Il presidente della Chambre
Vede segnali decisamente positivi il presidente della Chambre Valdôtaine, Roberto Sapia.
«Il 2023 ci racconta di un comparto imprenditoriale valdostano che sembra finalmente essere riuscito a lasciarsi alle spalle l’emergenza pandemica – spiega Sapia -. Quasi tutti i settori registrano risultati positivi. Solo agricoltura e commercio appaio ambiti in cui è necessario prestare la massima attenzione per il perdurare di una certa difficoltà. Anche dal punto di vista delle forme giuridiche la significativa crescita delle società di capitale indica la tendenza a una maggiore strutturazione delle nostre imprese».
Ci sono però dei problemi, presenti e futuri, che non fanno dormire sonni tranquilli.
«In un contesto di generale positività rimangono alcuni elementi di preoccupazione – conclude Sapia -. In particolare, le vicende internazionali, i tassi di interesse e, soprattutto, il complesso nodo legato ai collegamenti da e per la Valle d’Aosta».
E i trasporti appaiono, appunto, come il cruccio più grande.
«La recente vicenda legata all’ipotizzata chiusura di un tratto dell’autostrada A5 ha dimostrato ulteriormente come la nostra regione sia particolarmente vulnerabile – si congeda -. In questo senso credo sia necessario proseguire nel lavoro di forte sensibilizzazione nei confronti di una questione di massima importanza non solamente per l’economia valdostana, ma anche per tutto il nord ovest».
(al.bi.)