Cactus Edu nella Top 5 dei progetti educativo-didattici italiani, coinvolge 58 mila studenti
Tra le novità della IV edizione, il partenariato con la Scuola Holden di Torino e il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole secondarie di II grado
Cactus Edu nella Top 5 dei progetti educativo-didattici italiani, coinvolge 58 mila studenti.
Sono oltre 58 mila gli studenti delle scuole del bel Paese che dal 5 febbraio al 5 marzo parteciperanno alla IV edizione del progetto educativo e didattico Cactus Edu, nato dal Cactus Film Festival e che ha come l’obiettivo la fruizione di cinema di qualità, l’educazione all’immagine e al linguaggio dell’audiovisivo.
A questa IV edizione partecipano anche 5.884 studenti valdostani; per la prima volta anche ragazzi della scuola secondaria di II grado.
Il Progetto Cactus Edu, realizzato da Long Neck Doc Ets, è stato presentato questa mattina all’Eden Bistrot di Aosta.
Il direttore del Cactus International Children’s and Youth Film Festival Alessandro Stevanon ha parlato del progetto educativo e didattico nato dal Cactus Film Festival, «nato con il sostegno della Sovrintendenza agli Studi e della Fondazione Film Commission Vallée d’Aoste» e che «con orgoglio, raccoglie aziende private che sostengono e credono nel progetto, come il main sponsor CVA SpA».
Novità del 2024, un nuovo education partner, la Scuola Holden di Torino di Alessandro Baricco, che consentirà di approfondire le tre fasi della scrittura cinematografica, sceneggiatura, regia e montaggio.
«Altri partners sono l’Università di Bologna, l’Università di Modena e Reggio Emilia e i media partners Rai Kids e Aostasera» precisa Stevanon.
Cactus Edu nella Top 5 dei progetti educativo-didattici
Cactus Edu ha saputo valicare i confini regionali, raggiungendo gli studenti di tutta Italia ed entrando nella Top 5 nazionale dei progetti educativo-didattici.
Nel 2022, il progetto ha ricevuto anche la menzione speciale del Premio nazionale Cesare Scurati, conferito dal MED, Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione.
La Sovrintendente agli Studi: non solo cortometraggi
Non solo la visione dei cortometraggi, secondo la Sovrintendente agli Studi Marina Fey.
«Bambini e insegnanti hanno materiali a disposizione; questo permette un approccio più inclusivo.
Ad esempio, per i bambini della scuola dell’infanzia e per i primi due anni della primaria, i cortometraggi non hanno dialoghi, favorendo il coinvolgimento dei bambini con bisogni educativi speciali attraverso un linguaggio non verbale, con maggiore attenzione alle immagini» puntualizza la Sovrintendente agli Studi.
«I cortometraggi non sono doppiati; sono in lingua originale sottotitolati in italiano, «favorendo l’incontro con una lingua diversa ma anche lavorando sulle soft skills – spiega la dottoressa Fey -. Per esempio, lavorare in gruppo e, accanto all’apprendimento disciplinare, sviluppare il senso critico».
I numeri dell’edizione 2024 di Cactus Edu
Sono 5884 gli studenti valdostani iscritti all’edizione 2024, con la novità della scuola secondaria di II grado (502 ragazzi).
1570 sono i bambini della scuola dell’infanzia coinvolti, 2168 quelli della scuola primaria e 1644 i ragazzi della scuola secondaria di I grado.
Sono 380 le classi coinvolte, in rappresentanza di 30 istituzioni scolastiche, comprese scuole paritarie e Convitto regionale, di 41 Comuni.
A livello nazionale, i bambini e ragazzi coinvolti saranno 58502, il 20% in più rispetto allo scorso anno: 11342 della scuola dell’infanzia, 35.315 della scuola primaria, 17.278 della scuola secondaria di I grado e 4.567 della scuola secondaria di II grado.
Stevanon ha parlato del sistema scolastico e degli insegnanti che rispondono e che contribuiscono a fare della scuola un motore di creatività.
Il commento dell’assessore al Sistema Educativo Guichardaz
«Bisognerebbe raccontare un po’ di più la scuola valdostana» commenta l’assessore al Sistema Educativo Jean-Pierre Guichardaz.
«Una scuola innovativa, che sa coinvolgere e farsi coinvolgere, che cataloga esperienze non solo scolastiche, in un investimento che crea futuro, che contribuisce all’orientamento del percorso di studio o di lavoro.
La scuola non si deve sostituire alla società o alla famiglie ma deve contribuire alla costruzione di un percorso per il futuro».
I film in concorso
Sono 30 i cortometraggi in concorso (di cui un’anteprima europea, due anteprime internazionali e 9 anteprime italiane) provenienti da 15 Paesi del mondo.
Sono il frutto di un lungo lavoro di selezione di oltre 500 opere provenienti da 67 nazioni.
Le classi sono chiamate a visionare le opere e a formare le ‘giurie scuole’.
I cortometraggi sono messi a disposizione delle scuole via streaming gratuito, on demand, suddivise nelle sezioni 3+, 8+, 11+ e 15+, quest’ultima, novità di quest’anno.
Gli obiettivi di Cactus Edu
Non solo la visione di cortometraggi, ma anche attività di formazione online e on demand per gli studenti e per i docenti, per meglio conoscere il settore cinematografico e audiovisivo.
«I laboratori proposti accompagneranno gli studenti alla scoperta dell’animazione e dei mestieri del cinema, tema trasversale all’edizione 2024 di Cactus Edu» precisano gli organizzatori.
«Obiettivo che è anche accompagnare gli alunni verso l’acquisizione di una visione più consapevole, gettando le basi per una fruizione autonma e sicura dei contenuti audiovisivi, favorendo al tempo stesso, l’innovazione didattica».
Nella foto in alto, la presentazione della IV edizione di Cactus Edu: da sinistra, la Sovrintendente agli Studi Marina Fey, il direttore del Cactus International Children’s and Youth Film Festival Alessandro Stevanon e l’assessore al Sistema Educativo Jean-Pierre Guichardaz.
(cinzia timpano)