Operaio morto schiacciato da furgone, Fiom Cgil: porre fine a strage
Il Sindacato chiede di istituire dei tavoli a livello nazionale e anche regionale per affrontare seriamente il problema
“Si deve porre fine a questa strage”. Lo dice Fabrizio Graziola, segretario confederale Cgil Valle d’Aosta con delega alla sicurezza sul lavoro, e Segretario Generale regionale Fiom Cgil, all’indomani della morte di Mohamed Oueslati, 59 anni, avvenuta in seguito alle ferite riportate in un incidente sul lavoro avvenuto a Chatillon giovedì 18 gennaio.
Per Graziola “è dura dover commentare un’altra morte sul lavoro, se si pensa che in maniera sistematica ripetiamo l’importanza che deve essere data alla prevenzione sul lavoro proprio perché le morti non si verifichino più. Quello che è avvenuto a Châtillon è l’ennesimo episodio che viviamo nella nostra regione di un lavoratore che esce di casa vivo e con tanti progetti per la sua vita e per quella dei i suoi familiari e non vi rientra più”.
Graziola sottolinea come sia “evidente che c’è qualcosa che non funziona nell’ambito della sicurezza. I dati devono far riflettere sì, ma devono dare anche l’input per agire. Manca un’attenzione massiccia a una problematica che anche qui in Valle sta diventando sempre più pressante. Di lavoro si vive, ma non è accettabile che si muoia. È necessario istituire dei tavoli a livello nazionale e anche regionale, dove si affronti il problema, facendo anche una panoramica, per esempio in Valle d’Aosta, di tutte le aziende e monitorando costantemente le condizioni di sicurezza. Chiediamo controlli, ma per risolvere problemi e per evitare che fatti come questo si ripetano. Tutti i lavoratori devono poter andare a lavoro con la certezza di ritornare a casa”.
Numeri impietosi
Fiom Cgil ricorda i numeri degli incidenti sul lavoro: “8 morti (nel 2022), a cui si aggiungono 1600 infortuni sempre sul lavoro nel 2022. “Tutto questo è inaccettabile”, tuona Graziola.
(re.aostanews.it)