Lutto: morto lo scultore Roberto Chiurato
Oggi, lunedì 22 gennaio, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Chatillon l'ultimo saluto
Le comunità di Châtillon e Saint-Vincent daranno l’addio a Roberto Chiurato nella chiesa parrocchiale di Châtillon nel pomeriggio di lunedì 22 gennaio alle 15.
Lo scultore, che risiedeva e lavorava nella cittadina termale, è morto dopo una lunga e dolorosa malattia sabato 20 gennaio all’età di 73 anni.
La carriera
Chiurato si appassiona al legno fin da adolescente quando fu colpito dalle opere di Carlo Gadin. Anni dopo, quando ancora lavorava come modellista all’Olivetti di Ivrea seguì un corso di scultura con Carlo ‘Felice’ Artaz nella cittadina castiglionese dove risiedeva. Dal 1983 si è dedicato completamente alla libera professione di scultore e ha iniziato a insegnare l’arte all’Institut Agricole. A metà anni ’80 per migliorare nel disegno ha frequentato 2 anni l’Accademia Albertina di Torino. È stato membro dell’associazione ARTzap che con continuità dal 2008, insieme al Comune di Ayas, promuove il Museo a cielo aperto di Pian Villy. Espositore all’Atelier des Métiers (in inverno e in estate) dal 1978, ha vinto diversi primi premi mentre nel 1995 e nel 2006 si è aggiudicato il premio ‘don Garino’.
Ha insegnato scultura per alcuni decenni e le sue opere vanno dalle sculture figurative all’astratto. Suoi sono ‘Il cedro del Libano’, scultura di fronte al Grand Hotel Billia a Saint Vincent, L’albero della musica nel parco del Conte Luda e la scultura in pietra in onore dei Frati Cappuccini.
Espositore all’Atelier des Métiers (in inverno e in estate) dal 1978, ha vinto diversi primi premi mentre nel 1995 e nel 2006 si è aggiudicato il premio ‘don Garino.
Il ricordo
«Era un artista stimato e benvoluto che ha dato lustro alla comunità e ha incoraggiato tanti giovani a intraprendere la sua strada di artista» sottolinea il sindaco di Châtillon Camillo Dujany –. Amava leggere libri gialli, andare a funghi con il suo amato cane e cucinare piatti della tradizione ma anche sperimentare abbinamenti inconsueti.
Così la pagina Facebook istituzionale della Fiera di Sant’Orso celebra uno dei suoi più apprezzati e attesi maestri. «Se ne è andato un volto ‘storico’ della Millenaria dopo una vita trascorsa tra scalpelli, lime e trapani. Uno dei suoi tanti allievi commenta su Facebook: «Ciao Roberto, ciao maestro, ho una profonda tristezza nell’animo per la perdita di un amico e di un grande scultore. Sant’Orso ti accoglierà e da lassù scolpirai nuvole, sole, stelle e arcobaleni».
Esprime cordoglio anche la sezione alpini di Saint-Vincent per «l’alpino che ha posato lo zaino a terra». E ancora «Se n’è andata una grande persona, custodirò il ricordo delle nostre passeggiate con i cani».Il maestro Roberto Chiurato lascia i figli Edy e Daiana, la sorella Maria Teresa e gli adorati nipoti Alice, Sofia, Martin, Brian e Ethan.
(Danila Chenal)