Fiera di Sant’Orso di Donnas: 21 cantine aperte per la veillà
Questa sera, venerdì 19 gennaio, ouverture della tre giorni dedicata all'artigianato di tradizione; tra le celebrazioni, i 60 anni della Scuola di scultura di Donnas
Fiera di Sant’Orso di Donnas: 21 cantine aperte per la veillà.
La grande veillà nelle cantine del borgo, la fiaccolata e la messa per gli artigiani, la domenica dedicata agli artigiani, ma anche la mostra etnografica, la musica e il mercatino dei prodotti tipici.
Gli ingredienti non cambiano così come non cambia l’attesa, la frenesia quasi, di vivere la Foire de Saint-Ours 2024 che esordirà venerdì 19 gennaio con l’attesissima veillà.
Il Comitato organizzatore: usate la navetta
«Tutto è per un lungo fine settimana dedicato all’artigianato di tradizione – spiega il presidente del Comitato organizzatore Graziano Comola -.
I fari sono puntati sugli artigiani e sugli allievi della scuola ma questa vuole essere per tutti, valdostani e turisti, l’occasione per riscoprire il nostro territorio e i suoi prodotti.
Il canovaccio della Foire non cambia, con due giorni di eventi a precedere la domenica interamente dedicata agli artigiani che di impadroniranno del borgo.
Anche quest’anno rivolgiamo l’invito a utilizzare i parcheggi segnalati serviti da navetta e invitiamo i partecipanti a conferire correttamente i rifiuti nelle apposite isole ecologiche, evitando di abbandonarli in giro.
Mi auguro come sempre che sia una bella occasione di festa per incontrarsi e ritrovarsi e per esaltare l’artigianato di qualità».
Stasera, venerdì 20 gennaio, la veillà
Sono 21 le cantine aperte nel vecchio borgo, dove riscoprire antichi mestieri e sapori genuini, accompagnati dalla musica.
Saranno presenti la Banda musicale di Donnas, il coro Mont-Rose, il coro Viva Voce, i Cantori Salesi, la Carema Street Band, Saint-Cecile Summer e la Fanfara delle valli di Lanzo e Castellamonte.
Si comincia con la tipica buseca, la soupé di castagne; si prosegue con il jambon de bosses, con la fondua con toma di Gressoney ma anche patate e cotechino, miasse e salignun, la piata di Issogne, formaggi, salumi, Crudo Bertolin ‘Fran Bon’, polenta concia, salamelle, fagioli grassi ecc…
A Palazzo Henrielli si potranno assaggiare il vino di Donnas, la fiocca, la panna montata e i budini dolci mentre al padiglione, oltre al vino, saranno serviti la seupa, i docli, le alette di pollo e il vin brulé.
Alla cantina numero 15 sarà possibile degustare i vini dell’azienda Pianta Grossa mentre alla numero 16 si potranno assaggiare gli arrosticini degli amici abruzzesi di Pianella.
Tisana, bibite e caffè potranno essere gustati alla cantina 11.
Biglietto gratuito per il Forte di Bard
Intervenuto alla presentazione della 1024ª Fiera di Sant’Orso di Aosta, il presidente del Comitato organizzatore Graziano Comola ha ricordato l’accordo con il Forte di Bard.
Questa sera infatti, al momento di acquistare il pass d’ingresso alla veillà, a ogni partecipante sarà consegnato un voucher che consentirà l’ingresso omaggio al Forte e alla mostra ‘Gustav Klimt, le avventure di un capolavoro’, fruibile fino al 31 gennaio 2024.
Il programma di sabato: messa, fiaccolata e musica
Sabato 20 gennaio, dalle 14 alle 17, al Museo della Vite e del Vino si terrà ‘A caccia di tracce’, un percorso alla scoperta di tracce storiche, culturali ed enogastronomiche della Fiera, del borgo e di tutto il comune di Donnas.
Alle 19.30 si terrà la tradizionale fiaccolata nel borgo, allietata dalla Banda musicale di Donnas. Nella cappella di sant’Orso, sarà celebrata la messa per gli artigiani.
Alle 21, nel padiglione vicino a palazzo Enrielli, concerto della mini Banda di Donnas e dei Piccoli Cantori della Valle Sacra.
Domenica è il giorno della Foire
Il giorno della fiera Ouverture ufficiale di buon’ora, come al solito; il borgo si animerà dei banchi dei 362 artigiani partecipanti e di 14 scuole di artigianato.
Alle 8.30, tra i banchi, visita della giuria che assegnerà i premi speciali; un’ora più tardi, giro d’onore con le autorità, seguito dalla messa alla cappella di sant’Orso (ore 11) e dal pranzo offerto agli espositori a mezzogiorno.
La Fiera si concluderà con le premiazioni alle ore 17.
Il servizio navetta domenica 21
Domenica 21 gennaio sarà in funzione un servizio navetta gratuito con corse continue dalla zona industriale ex Illsa Viola di Pont-Saint-Martin alla rotonda di Hône Bard, con fermata nei vari parcheggi segnalati (parcheggio palazzetto, parcheggio stadio Crestella, parcheggio via Binel-Bec Renon, parcheggio sottopasso per Vert.
I parcheggi centrale e Arco di Pietra sono riservati agli espositori.
A côté de la Foire: le esposizioni
Sono due le esposizioni che quest’anno impreziosiscono la Foire de Donnas. Alla biblioteca di Donnas è allestita la mostra etnografica curata dalla biblioteca stessa sul tema ‘Lévet comme na pimma – leggero come una piuma’ dalle 8.30 alle 18).
A Palazzo Enrielli, sabato 19 dalle 19 alle 22 e domenica, tutto il giorno, potrà essere visitata la mostra che celebra i 60 anni della Scuola di scultura di Donnas, ripercorrendone la storia con foto, articoli di giornale e sculture degli allievi e maestri che si sono succeduti negli anni.
Al Forte di Bard potranno essere visitate le mostre ‘Gustv Klimt. Le avventure di un capolavoro’; ‘Gian Paolo Barbieri. Oltre’ e ‘Carlo Mollino. Paesaggi inclinati’.
Domenica 21 saranno anche aperti il Museo della Vite e del Vino gestito dall’associazione di promozione sociale ‘I monelli dell’Arte’ e il Museo della Latteria di Treby e della Confrérie du Saint-Esprit.
Il ciondolo della Foire de Saint-Ours 2024
È una grolla in miniatura il ciondolo dell’edizione 2024 della Foire de Saint-Ours de Donnas.
L’hanno realizzata in 1200 esemplari, i fratelli Fabrizio e Claudio Ferrari, titolari del’omonima azienda che lavora la pietra ollare e che non ha bisogno di presentazioni.
«La grolla è in pietra ollare, con due ‘fasce’ più scure, cerate, come motivo – spiega Claudio Ferrari -. La particolarità sta nella punta della grolla che è realizzata in legno di ciliegio».
Completano il ciondolo, un laccio e una targhetta di cuoio.
«Tra realizzare i ciondoli, infilare il laccio e confezione siamo impegnati dal mese di ottobre. Un lavoro di squadra, una sorta di catena di montaggio alla quale collabora tutta la famiglia, in particolare genitori, figlio e nipote» precisa l’artigiano.
Qui sotto, la mappa delle specialità servite nelle 21 cantine aperte nel borgo.
(cinzia timpano)