Europee: la Valle d’Aosta continua la battaglia per un seggio a Bruxelles
Passa una mozione di Rv che punta a l'istituzione della circoscrizione Valle d'Aosta nell'ambito delle consultazioni europee
Europee: la Valle d’Aosta continua la battaglia per un seggio a Bruxelles. Passa all’unanimità la mozione per l’istituzione della circoscrizione “Valle d’Aosta” nell’ambito delle elezioni europee presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain.
L’llustrazione
«Le europee rappresentano un momento che spesso viene sottovalutato che non accende il cuore dell’elettorato e neppure delle controparti. Si sta dando per scontato tutta una parte di politica che ha una pesante incidenza sul nostro futuro (leggi Pnrr). Il dibattito su questo tema è sottotono. Sappiamo che la Valle d’Aosta è all’interno della circoscrizione Nord-Ovest che ha numeri importanti. Sappiamo che ci sono state delle iniziative di modifica della legge vigente. Non penso che potremo modificare in zona Cesarini le regole. L’obiettivo è di porre l’attenzione sul problema e lavorare a lungo corso».
Il capogruppo di Rv Stefano Aggravi mette sul tavolo la mozione che «impegna il Governo regionale a valutare l’opportunità di presentare al Consiglio Valle una proposta di legge statale per l’istituzione della circoscrizione “Valle d’Aosta” nell’ambito di quelle oggi previste per le elezioni europee in tempo utile per essere approvata prima del termine della corrente legislatura».
Ha concluso così l’intervento in aula: «È bene perseguire l’obiettivo di permettere una rappresentanza valdostana a Bruxelles. Nulla a che fare con l’obiettivo del candidato comune, obiettivo politicamente non spendibile».
L’analisi
Per l’assessore alle Politiche europee Luciano Caveri: «C’è una quasi unanimità sul tema. Già nel 1979 si sviluppò un grande dibattito sulle modalità di accesso all’Europa. Non fu possibile ottenere per la Valle d’Aosta la circoscrizione uninominale. Per la rappresentanza delle minoranze linguistiche si scelse il meccanismo dell’apparentamento, decisione sbilanciata verso il Sud Tirolo che 50 mila voti a disposizione li ha».
Nel prosieguo della disamina ha detto: «Il sistema di voto è proporzionale e le strade percorribili due: o si sceglie la via di una modifica dello Statuto speciale o quella di un abbassamento congruo delle 50 mila preferenze per permettere a un candidato apparentato di una lista di entrare in Europa. È bene continuare la battaglia. Anche se ci fosse la candidatura unici la cifra resterebbe stellare».
Pcp
Così Chiara Minelli: «La mozione presentata dai colleghi di Rassemblement Valdôtain ci ha lasciate perplesse. Chiedere l’istituzione di una circoscrizione unica per la Valle d’Aosta è utopistico senza contare che ci è parsa fuori tempo utile. Se l’obiettivo è il 2029 c’è tempo per ragionamenti più approfonditi. Valuteremo le modifiche».
La consigliera lamenta «l’immobilismo per la modifica della legge elettorale regionale. Il solenne impegno di vararla alla fine del 2023 è disatteso, tutto tace. È estremamente grave. Ritengo sia una truffa verso chi le modifiche le ha chieste. Nulla toglie che sia importante che la nostra regione possa essere rappresentata in Europa».
(da.ch.)