Alexa arriva negli hôtel, l’Omama di Aosta primo a sperimentarla
Le camere diventano smart room con servizi di domotica, richiesta informazioni, prenotazioni di servizi a comando vocale con la tecnologia Alexa di Amazon
«Alexa, alza la temperatura e spegni le luci. Alexa, sono aperti gli impianti di sci?».
L’assistente personale intelligente di Amazon, quell’Alexa ormai presente in moltissime case, ha trovato lavoro in hôtel.
È stata presentata oggi, all’Omama Social Hôtel di Aosta, la prima sperimentazione di smart room, camere dove è possibile controllare e gestire servizi, informazioni, intrattenimento – e ora anche la domotica – semplicemente con la voce.
Alexa all’Omama
Realizzata in collaborazione con Aetherna, partner tecnologico per la digitalizzazione delle strutture ricettive, e Sts Hôtel, che ha sviluppato l’integrazione domotica con Alexa, la nuova tecnologia è stata sperimentata sulle 50 camere dell’Omama a partire dal 4 dicembre registrando 12.648 interazioni.
Gli ospiti della struttura aostana hanno richiesto principalmente un po’ di musica, la regolazione di luci e temperatura, informazioni sui servizi dell’hôtel e informazioni ottenendo anche delle buone recensioni.
L’Omama Hôtel è la prima struttura a sperimentare la tecnologia finora conosciuta a casa in ambito di servizi, insieme al Best Western Plus Hotel De’ Capuleti di Verona, strutture con clientela, esigenze e offerte molto diverse tra loro.
«Amazon ha creato la tecnologia, la installiamo è da lì parte il nostro lavoro» spiega Mariangela Colasanti referente di Aetherna.
Lavoro che si basa sulla creazione di nuove capacità di Alexa per rispondere alle esigenze di ogni singola struttura.
Nel caso dell’Omama Social Hôtel la valorizzazione della brand identity, le informazioni sui servizi e le destinazioni integrate con le convenzioni attive sul territorio, consigli personalizzati su ristoranti o punti di interesse da vedere, comunicazioni e informazioni di servizio relative, per esempio, alla rimozione delle auto per pulizia strade o mercati.
«Stiamo testando la stessa tecnologia sugli appartamenti vacanza e stiamo lavorando all’integrazione automatica con l’Aosta Valley Card» spiega Colasanti.
L’accoglienza resta “umana”
Pur essendo molto orientato verso il digitale e il futuro con il progetto Omama Social Hôtel, il titolare Alessandro Cavaliere non nasconde i suoi dubbi iniziali: «ero sconvolto dall’immaginare una voce meccanica che mi risponde la telefono per vendermi delle camere – dice Cavaliere -. Per noi che facciamo questo lavoro in un determinato modo l’ospitalità è una cosa sacra, che coinvolge gli essere umani, carica di empatia. Accogliere e ospitare le persone significa unirsi dal punto di vista spirituale a qualcuno seppur per brevi periodi».
«Poi ho colto quelle che possono essere le potenzialità di una tecnologia di questo tipo – aggiunge l’albergatore -, quanto tempo riesci a risparmiare per la qualità della relazione. Non è Alexa che dà il benvenuto al cliente, quello resterà sempre umano, ma l’assistente digitale può magari dare la password del wi-fi, dimenticata, informazioni utili, gestire la temperatura o le luci, stando comodamente nel letto».
Cavaliere spiega come nella sua struttura la nuova tecnologia sia utilizzata anche per facilitare processi organizzativi interni: la governante che comunica ad Alexa quando la camera è pronta non appena finite le pulizie o che una lampadina non funziona, in modo che gli addetti alle manutenzioni possano intervenire al più presto, «esigenze e percorso che sarà costruito piano piano attorno all’azienda – spiega -, stiamo studiando inoltre le potenzialità del collegamento con gli impianti funiviari».
Alexa e la privacy
La smart room è stata subito apprezzata dagli ospiti che hanno trovato la nuova tecnologia in camera, ma qualcuno che ha staccato il cavo dell’alimentazione c’è stato, come dice Cavaliere, magari preoccupato per la tutela della privacy.
A rassicurare ospiti e albergatori su questo tema è Alessandro Galluzzi, referente Amazon.
«La tutela della privacy è fondamentale – dice -. Per questo non è possibile utilizzare lo stesso dispositivo per la casa, con l’apparecchio studiato per gli hôtel non è necessario effettuare il log-in, non è necessario autenticarsi. L’apparecchio si utilizza in modalità anonima, non effettua registrazioni e la videocamera è sempre disattivata».
Alexa Smart Properties for Hospitality al momento parla tre lingue: italiano, inglese e tedesco.
Alexa nelle strutture della Valle d’Aosta
«In Adava crediamo che il successo della destinazione e delle strutture ricettive della regione passi anche e soprattutto attraverso il saper cogliere le occasioni e le innovazioni di settore che la tecnologia mette a disposizione degli albergatori. Per questo siamo entusiasti del progetto lanciato con Aetherna che porterà Alexa nelle strutture della Valle d’Aosta rendendo ancora più accogliente e confortevole l’esperienza di viaggio dei nostri ospiti. Quanto realizzato presso Omama Hôtel rappresenta un esempio virtuoso di passo avanti nel futuro dell’ospitalità» commenta Luigi Fosson, presidente Adava.
(erika david)