Valle d’Aosta Aperta: per il 2024 ancora in campo per l’ambiente e la salute
Ospite del movimento civico l'europarlamentare Mariangela Danzì promette di sostenere i territori di montagna, l'ambiente e la sanità a Strasburgo
Valle d’Aosta Aperta: per il 2024 ancora in campo per l’ambiente e la salute. Ospite del movimento civico che raggruppa Adu, Movimento 5 Stelle e Area democratica – Gauche autonomiste, l’europarlamentare Mariangela Danzì che promette di sostenere i territori di montagna, l’ambiente, i diritti e la sanità a Strasburgo.
Danzì ha una lunga carriera nelle istituzioni che l’ha portata a ricoprire incarichi importanti: Segretaria e direttrice della città metropolitana di Genova (prima donna a farlo), segretaria generale (e poi direttrice generale) della Provincia di Varese e segretaria generale della Città metropolitana di Roma Capitale.
«Non proporremo candidati valdostani – ha spiegato in conferenza stampa Raimondo Donzel (Area democratica) –. Cerchiamo persone che rappresentino davvero la Valle d’Aosta e non faremo come con quegli ambasciatori mandati a Roma e Bruxelles. O come chi è andato in Europa ed è tornato per fare il Presidente della Regione. Ci interessa che le politiche della Valle d’Aosta, con quelle italiane e europee, abbiano rappresentanti credibili».
Lamenta la mancanza di trasparenza dell’amministrazione regionale Donzel e annuncia per il 2024 «una lotta senza quartiere per una democrazia partecipata e per il rispetto dei diritti sociali e per la difesa dell’ambiente».
L’europarlamentare
Cita Donzel gli scempi del Couis «sbancato per fare posto a mega ristorante», del col Ranzola «dove la realizzazione di una poderale è priva di senso» e del collegamento intervallivo di Cime Bianche sul quale è tornata l’europarlamentare dei 5 Stelle Danzì ospite ad Aosta che ribadisce: «Bisogna preservare i luoghi incontaminati senza contare che il vallone si trova in una Zona di Protezione Speciale (Zps) di conservazione prevista da Rete Natura 2000, denominata “Ambienti Glaciali del gruppo del Monte Rosa in cui è vietata la costruzione di nuovi impianti e piste».
Il membro effettivo della Commissione europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare sottolinea come «l’aumento del Pil non giustifica una deroga per la pubblica utilità». Danzì suggerisce alla Regione «di utilizzare le cospicue risorse destinate al progetto per garantire il diritto alla salute». Cita l’abbattimento delle lunghe liste di attesa.
In vista delle elezioni europee di inizio giugno anticipa i temi per i quali si batterà in Europa: «Cercherò con i colleghi di ottenere linee di finanziamento dedicate ai territori di montagna con l’obiettivo di ripopolare i borghi, di promuovere i contratti quadro per sostenere i piccoli artigiani e, più in generale, di portare avanti proposte che si attaglino alla complessità dei territori di montagna».
«Noi vorremmo un’Europa della salute, tema che attualmente è tra le politiche condivise. La battaglia per il salario minimo ci vede tutti uniti, ma ne va aggiunta un’altra: quella sul diritto ad un alloggio dignitoso. Se non interveniamo aiutando i giovani, gli anziani, chi si separa, rischiamo di non dare risposte».
Vede nell’astensionismo l’avversario più pericoloso e dice «la ricerca del consenso anziché quella della fiducia allontana gli elettori dalle urne».
La finanziaria
Carola Carpinello torna sulla manovra finanziaria nazionale: «è molto più restrittiva del passato, si spende solo per gli amici e si tassano le classi medie. Il governo ha fatto cassa sulle pensioni e sulla sanità». Si rammarica per gli emendamenti presentati attraverso Verdi e Sinistra italiana «tutti respinti». Del comportamento dei due parlamentari valdostani dice: «Splegatti ha portato a casa una mancetta per il canile; meglio Manes che sulla valorizzazione dei lavoratori frontalieri l’ha spuntata».
(danila chenal)