Pedaggi: da mezzanotte l’autostrada aumenta del 2.3%, il Traforo del Bianco del 5.1%; protestano Codacons e Uncem
Scattano i rincari previsti dal decreto Milleproroghe e dalla commissione interministeriale italo-francese, ma i concessionari del nostro Paese potrebbero ottenere anche un rialzo maggiore (Sav e Rav avrebbero chiesto oltre il 7 e il 21%); le associazioni dei consumatori e dei sindaci dei paesi montani sul piede di guerra
Anno nuovo, rincari nuovi: da mezzanotte l’autostrada aumenta del 2.3% e il Traforo del Monte Bianco del 5.1%.
Rimangono, invece, invariate le tariffe del Traforo del Gran San Bernardo.
La notizia dei rincari ha subito scatenato le proteste di Codacons e Uncem.
La Giunta regionale, nei giorni scorsi, ha confermato le agevolazioni già in vigore per i pendolari valdostani.
Da mezzanotte l’autostrada aumenta del 2.3%
Il 2024 inizierà all’insegna dei rincari per gli automobilisti.
Il decreto Milleproroghe varato dal Governo contiene il via libera agli aumenti dei pedaggi per il nuovo anno.
Il rincaro, fissato tenendo conto dell’inflazione, è pari al 2.3% ed entrerà in vigore a mezzanotte.
Il provvedimento verrà recepito nel decreto che dovrebbe essere pubblicato oggi dai ministeri dei trasporti e di economia e finanza.
Il Milleproroghe ha anche prorogato fino al 30 marzo il termine per la presentazione delle proposte di aggiornamento del piano economico finanziario da parte delle concessionarie.
Secondo quanto riportato dal TG3 Valle d’Aosta nell’edizione di giovedì 29 dicembre, la Sav avrebbe sollecitato un aggiornamento nell’ordine di oltre il 7% e la Rav di oltre il 21%.
Da mezzanotte il pedaggio al Traforo del Monte Bianco aumenta del 5.1%
E il 2024 porterà aumenti anche ai pedaggi del Traforo del Monte Bianco.
Il rincaro, del 5.1%, è stato deciso dalla commissione intergovernativa del Monte Bianco; il dato è stato calcolato sulla base del tasso medio d’inflazione maturato in Italia e in Francia.
Per quanto riguarda la tratta Courmayeur-Chamonix (il pedaggio è diverso a secondo del paese di partenza), le auto pagheranno 55 euro (contro 52.30), i mezzi pesanti a due assi 199.70 (contro 190) e i tir 401.30 (contro 381.90).
Zero aumenti al Traforo del Gran San Bernardo
Buone notizie per gli utenti del Traforo del Gran San Bernardo.
Le tariffe del tunnel che collega la Valle d’Aosta alla Svizzera rimarranno invariate.
La protesta del Codacons: «Visti i disservizi, i pedaggi avrebbero dovuto calare»
Il Codacons ha immediatamente alzato la voce in difesa degli automobilisti.
«Dopo RC auto, telefonia, beni alimentari, gli italiani dovranno mettere in conto a partire dal prossimo anno anche i rincari delle autostrade, una ulteriore voce di spesa che inciderà sulle tasche dei consumatori – ha detto il presidente Carlo Rienzi -. In questo caso, tra l’altro, c’è l’aggravante che a pedaggi più salati non corrisponde un miglioramento dei servizi resi agli utenti, come dimostrano i continui disservizi su tutta la rete, i cantieri infiniti, le lunghissime code che imprigionano gli automobilisti. Il costo dei pedaggi, a fronte dei gravi disservizi registrati sulle autostrade nel 2023, sarebbe dovuto scendere come forma di indennizzo in favore degli automobilisti lesi».
L’Uncem punta il dito contro i rincari: «Aumenti ingiustificabili»
Anche l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani ha fatto sentire la sua voce di protesta.
«Uncem trova sconcertanti gli aumenti delle autostrade dal 1° gennaio e ancor di più l’aumento del costo del Tunnel del Monte Bianco del 5%: ingiustificabile – hanno sottolineato il presidente Marco Bussone e il consigliere nazionale valdostano Giovanni Barocco -. La commissione intergovernativa del Traforo del Monte Bianco avrebbe potuto avviare la progettazione della seconda canna al posto di decidere di aumentare il costo del passaggio tra Francia e Italia. I due Paesi, l’Europa, non si uniscono alzando le tariffe, tanto più dopo i gravi disagi a causa dei molti lavori. Un segnale inverso sarebbe stato decisivo: lasciare invariati i costi del Bianco per i prossimi tre anni e pianificarne con urgenza il raddoppio. Uncem riassume il forte sconcerto dei sindaci per aumenti che non contribuiscono a rendere più uniti e coesi i territori».
(d.p.)