Châtillon: addio a Ivan Gioacchino Piccolo, pioniere degli arbitri valdostani
Si è spento questa notte all'ospedale di Aosta all'età di 77 anni il punto di riferimento dei direttori di gara rossoneri; il presidente Ugo Navillod: «Se ne va una persona meravigliosa, la nostra sezione era la sua seconda casa»
Capodanno con le lacrime agli occhi per gli arbitri valdostani; poco dopo mezzanotte, all’ospedale di Aosta, si è spento Ivan Gioacchino Piccolo.
Piccolo, 77 anni, era ricoverato nel reparto di terapia intensiva coronarica.
Due stagioni fa aveva tagliato il traguardo dei 50 anni nell’Associazione Italiana Arbitri.
Pensionato Tecdis, viveva a Châtillon, ma era conosciuto e stimato in tutta la Valle d’Aosta e nel vicino Piemonte.
Ivan Gioacchino Piccolo: uomo serio, capace e stimato
Nato a Palermo nel 1946, dove il papà ferroviere era in servizio, si era trasferito in Valle con la famiglia, stabilendosi a Châtillon.
Caporeparto della Montefibre, alla fine degli anni ’80 aveva iniziato l’avventura alla Tecdis, la società giapponese di display a cristalli liquidi che in quel periodo aveva aperto uno stabilimento nei locali dell’ex Soie.
Nel 1989 era stato in Giappone per uno stage alla Seiko e, rientrato in Valle, si occupava della formazione del personale addetto alla linea di produzione.
Proprio alla Tecdis aveva raggiunto il meritato traguardo della pensione, rimanendo poi per qualche anno come consulente.
Uomo serio, garbato, distinto, capace, intelligente, sempre disponibile, era molto conosciuto e stimato nei vari ambiti che frequentava.
Fratello di Guglielmo, ex sindaco di Châtillon ed ex consigliere regionale, aveva militato in Fédération Autonomiste.
Ivan Gioacchino Piccolo: una vita al servizio degli arbitri
Ivan Gioacchino Piccolo era sposato con Claudia, assieme alla quale aveva aperto e gestito un negozio di fotografia a Chameran.
Dal matrimonio è nato il figlio Federico.
La famiglia era l’orgoglio di Ivan Gioacchino Piccolo.
Il suo secondo grande amore erano gli arbitri.
Entrato nell’Associazione Italiana Arbitri nel 1971, non ci era più uscito.
Fisico aitante, carattere forte abbinato alla capacità di dialogo e alle buone maniere, era apprezzato da giocatori, tecnici e dirigenti.
Appeso il fischietto al chiodo, Piccolo era entrato nei quadri tecnici.
Per dieci anni era stato osservatore nazionale di calcio a 5, poi aveva ricoperto per oltre 12 anni la carica di presidente dell’AIA valdostana.
Lasciato il timone a Massimo Iachelini, era entrato a far parte del direttivo regionale Piemonte-Valle d’Aosta.
Attualmente era organo tecnico e si occupava della formazione dei giovani arbitri.
Il ricordo di Ugo Navillod: «Perdiamo il nostro pioniere»
Ugo Navillod, attuale presidente dell’AIA valdostana e grande amico di Ivan Gioacchinio Piccolo, è commosso.
«Perdiamo il nostro pioniere – ricorda Navillod -. Con Ivan ho condiviso il percorso lavorativo alla Tecdis e a lui devo la mia carriera di arbitro. Ha insistito per anni, anche quando eravamo in Giappone, e alla fine è riuscito a farmi entrare nell’AIA. Lui mi ha dato tutto e mi ha permesso di arrivare fino alla serie A1 del calcio a 5, soddisfazione che abbiamo condiviso insieme. Quando questa mattina ho saputo della sua scomparsa, sono andato in sezione e, una volta aperta la porta, sono scoppiato a piangere, mi sembrava di vederlo ancora lì, seduto alla scrivania. La nostra sede, che da anni avevamo portato a Châtillon, era la sua seconda casa. In 53 anni da arbitro, Ivan ha trasmesso la sua passione a tantissimi giovani, dando loro il coraggio di indossare la divisa e mettere il fischietto in bocca. È stato un amico meraviglioso, mi mancherà tantissimo».
Martedì l’ultimo saluto a Ivan Gioacchino Piccolo
Il funerale di Ivan Gioacchino Piccolo verrà celebrato martedì 2 gennaio alle 10 nella chiesa di Châtillon.
Il rosario sarà recitato lunedì alle 19.30 al convento dei frati Cappuccini in centro al paese.
Piccolo lascia anche le sorelle Margherita e Teresa.
(d.p.)