Courmayeur, alla chiesa valdese il fascino delle antiche ghiacciaie
La mostra "Dalle ghiacciaie ai ghiacciai - La visione magica dei ghiacciai nel 1700 e 1800", curata da Gioachino Gobbi rimarrà in esposizione fino al 1° aprile a Courmayeur
Il fascino romantico delle antiche ghiacciaie si svela nella mostra inaugurata ieri nella chiesa valdese di Courmayeur.
In un momento in cui la montagna, ma soprattutto i ghiacciai fanno parlare tanto di sè, in quanto sentinelle e testimoni del cambiamento climatico in atto, Gioachino Gobbi rivolge lo sguardo al passato, a quando l’uomo iniziò a guardare le montagne e le vette dalle nevi perenni con un uno sguardo diverso e un nuovo interesse, pieno di fascino e magia.
Pescando nella sua collezione personale Gobbi ha selezionato una trentina di stampe di incisioni di autori più o meno noti (che l’ideatore della mostra onora con un pannello dedicato alle loro biografie), a cavallo tra Sette e Ottocento proposte nella mostra Dalle ghiacciaie ai ghiacciai – La visione magica dei ghiacciai nel 1700 e 1800, inaugurata ieri, venerdì 29 dicembre, nella chiesa valdese di piazza Petigax, a Courmayeur.
Perle di una collezione
«La montagna è passata dal non essere praticamente vista o considerata, all’essere vista in maniera magica e romantica quando nel 1700, il secolo dei lumi, ha iniziato a illuminarla» dice Gioachino Gobbi, presidente della Courmayeur Mont Blanc Funivie e appassionato collezionista di arte, oggettistica e attrezzatura da montagna.
Una collezione iniziata 40/50 anni, «quando a questi oggetti non prestava attenzione nessuno», e dalla quale, negli ultimi anni, ha pescato le perle per proporre piccole ma interessanti mostre, dai presepi ai manifesti pubblicitari di montagna.
Questa volta l’attenzione è concentrata sulle illustrazioni e in particolar modo incisioni che rappresentano le ghiacciaie (un tempo i ghiacciai erano chiamati al femminile), ristampate tutte nella stessa dimensione e proposte in cornici colorate con il profilo dorato.
«Ho cercato quelle dove compaiono anche delle persone che danno il senso della dimensione di come gli artisti vedevano con i loro occhi quelle distese di ghiaccio» spiega.
«Siamo felici di questa nuova collaborazione – commenta l’assessora comunale alla Cultura, Alessia Di Addario – che permette di offrire al pubblico nuove suggestioni dal passato grazie alla collezione privata di stampe storiche di Gioachino Gobbi. Stiamo parlando di riproduzioni di opere tra 1700 e 1800 e che attraverso lo sguardo di artisti inglesi, francesi, tedeschi, svizzeri e scozzesi presentano una visione dell’immaginario dell’epoca delle terre alte. Tali opere sono corredate da testi in italiano, francese e inglese che riassumono le biografie degli artisti e offrono spiegazioni storiche e artistiche utili a contestualizzare le immagini in mostra».
La mostra Dalle ghiacciaie ai ghiacciai – La visione magica dei ghiacciai nel 1700 e 1800 rimarrà aperta tutti i giorni fino al 7 gennaio, e successivamente dal venerdì alla domenica, sempre dalle 10 alle 19, fino al 1º aprile 2024. Ingresso libero.
(er.da.)