Strada Col Ranzola, Caveri: «Non è una invenzione della Giunta, la chiedono 2 comunità»
Lo ha sottolineato l'assessore alle politiche nazionali per la montagna , rispondendo a una interpellanza della consigliera Chiara Minelli (Pcp) critica sull'utilità di una strada intervalliva tra Brusson e Gressoney-Saint-Jean
Strada Col Ranzola, Caveri: «Non è una invenzione della Giunta, la chiedono 2 comunità». Lo ha sottolineato l’assessore alle politiche nazionali per la montagna Luciano Caveri, rispondendo a una interpellanza della consigliera Chiara Minelli (Pcp) critica sull’utilità di una strada intervalliva tra Brusson e Gressoney-Saint-Jean. Per Minelli meglio la riqualificazione della poderale. L’opera è stimata in circa 4,7 milioni di euro (2,9 dal Fondo).
La risposta
«Siete già partiti lancia in resta in una logica di totale opposizione – ha esordito Caveri -. Non ci siamo inventati la pista del Col Ranzola: si tratta di un tema all’attenzione dei due Comuni da molti anni e il progetto nasce da lettere e incontri con le due amministrazioni. La realizzazione di una pista poderale ha finalità agricola, turistica e di protezione civile: dal lato Brusson esiste già una strada poderale che raggiunge l’alpeggio Fenêtre, mentre lato Gressoney la strada esistente si ferma all’arrivo della seggiovia Weissmatten. L’intervento mira dunque a garantire un collegamento tra due accessi viari già esistenti per favorire la ripresa delle attività agricole ed economiche anche per preservare il territorio e contrastare lo spopolamento».
Ha aggiunto: «La scheda del progetto è stata inviata al Dipartimento per gli affari regionali e per le autonomie e si è in attesa dell’adozione del decreto di finanziamento. Segnalo peraltro che il Comune di Gressoney-Saint-Jean, in accordo con l’amministrazione di Brusson, ha affidato uno studio di fattibilità dell’intervento che è stato consegnato a ottobre scorso. A conclusione dell’istruttoria del Dipartimento, qualora l’intervento fosse ammissibile a finanziamento, i Comuni procederanno con l’adozione degli atti di rispettiva competenza. Io credo che immaginare una pista di questo genere sia totalmente coerente con una logica di sviluppo delle vallate».
La replica
«Noi siamo per il sì a un ambiente da valorizzare, ma abbiamo un’idea diversa di valorizzazione da quella della maggioranza. Questo intervento, nei termini in cui è stato posto, appare insensato. Abbiamo centinaia di km di strade poderali, ma abbiamo ancora un problema irrisolto: quello della percorribilità e delle relative responsabilità, su cui c’è un tavolo aperto ma di cui non si sa più nulla. Bisognerebbe risolvere questa situazione prima di pensare a nuove strade poderali. Noi riteniamo che si potevano prendere in considerazione altri interventi: se questa costosa e discutibilissima opera sarà realizzata e si arriverà al via vai di motori, sicuramente le parole di Tolstoj, che transitò lassù e che sono riportate in quel luogo, risulteranno nostalgiche e racconteranno di un luogo irriconoscibile» ha replicato Minelli.
(re.aostanews.it)