A Cogne zone di tutela per la nidificazione del gipeto
La coppia di gipeti ha nuovamente scelto la Valnontey per il suo nido; azione di sensibilizzazione sull'area che coinvolge 10 cascate di ghiaccio molto frequentate
Una coppia di gipeti ha scelto nuovamente le pareti rocciose della Valnontey, a Cogne, per costruire il suo nido.
Già negli anni scorsi gli esemplari avevano nidificato in quella zona portando all’involo sette piccoli.
Per preservare questo momento delicato il Parco Nazionale Gran Paradiso ha istituito una zona di tutela che coinvolge 10 cascate di ghiaccio.
Il gipeto, spiega il Parco, è una specie «particolarmente sensibile alla presenza umana e risente in misura maggiore del disturbo che possiamo arrecare».
La zona di tutela, le regole
L’accesso alla zona di tutela è proibito, anche per le attività di osservazione ravvicinata e per foto o riprese.
Non si possono utilizzare droni né arrampicare sulle cascate di ghiaccio coinvolte: Gusto di Scozia, Flash estivo e flash estivo-colonnata centrale, Fiumana di Money, Fallo di Plutone, Coupé Money-Mistiria e Coupé Money variante, Cascata della pazienza, Cascata della rassegnazione, Meeting 2000, Sweet Valentina, Voglia di tenerezza.
È importante garantire il massimo della tranquillità e ridurre al minimo il disturbo, così da lasciare i gipeti liberi di svolgere le attività di cura del nido.
L’istituzione della zona di tutela avviene proprio nei giorni del Cogne Ice Opening che richiama a Cogne e sulle sue cascate di ghiaccio numerosi cascatisti appassionati.
Nessun problema per il regolare svolgimento della manifestazione, dice Deborah Bionaz, assessora allo sport e turismo di Cogne.
«Ormai sono anni che il Parco istituisce la zona di tutela e tutti quanti sono sempre stati estremamente rispettosi. C’è stato un singolo episodio, per quel che ne so, di cascatisti stranieri che non hanno rispettato il divieto e si sono beccati una multa salatissima dal parco».
«Per fortuna i cascatisti sono gente che ama la montagna e rispetta le regole. Almeno, fino ad ora è stato così» commenta l’assessora.
Il fatto che le pareti della Valnontey siano particolarmente frequentate e che il gipeto nel periodo di fase riproduttiva sia più sensibile ai disturbi, ha indotto il Parco ad attuare le limitazioni previste dalle misure minime di conservazione regionali per i Siti di Importanza Comunitaria, obbligo necessario in quanto il gipeto è protetto a livello europeo e, con lo status di specie vulnerabile, è inserito nella “Red List” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn).
L’ente Parco affianca all’azione di protezione anche attività di divulgazione e sensibilizzazione per far capire l’importanza della conservazione di questa specie così come della diversità biologica all’interno dell’area protetta.
Il controllo del rispetto della zona di interdizione, a cura del Corpo di Sorveglianza del Parco, prevederà nel periodo invernale appostamenti per prevenire e accertare il rispetto della norma e tranquillità della coppia.
(re.aostanews.it)