Bilancio VdA, Marguerettaz (Uv): «Lavoro e non elemosina per fare crescere la comunità»
È la replica del capogruppo del Leone rampante Aurelio Marguerettaz alle critiche dell’opposizione per le quali il documento contabile si concretizza in una distribuzione a pioggia delle risorse senza tenere conto delle esigenze dei valdostani soprattutto delle fasce deboli.
Bilancio, Marguerettaz (Uv): «Lavoro e non elemosina per fare crescere la comunità». È la replica del capogruppo del Leone rampante Aurelio Marguerettaz alle critiche dell’opposizione per le quali il documento contabile si concretizza in una distribuzione a pioggia delle risorse senza tenere conto delle esigenze dei valdostani soprattutto delle fasce deboli.
Il bilancio passa con 19 voti favorevoli, 15 contrari e un astenuto.
Il dibattito
Stefano Aggravi capogruppo di Rassemblement Valdôtain ha annunciato: «Nel suo complesso voteremo contro. Abbiamo fatto delle proposte integrative nella misura dei margini di manovra dell’opposizione. Mancano importanti riforme. Secondo noi l’impostazione ha parti che non condividiamo. Siamo disposti a dialogare con tutti sulle proposte che andremo a fare o su iniziative che possano trovare una convergenza. Mi è piaciuta l’apertura sulla zona franca».
Erika Guichardaz (Pcp): «Voteremo contro i due documenti perché non condividiamo molte delle scelte della maggioranza. È evidente che la programmazione a lungo termine non è entrata nelle sue corde». È critica verso la riorganizzazione della macchina amministrativa. «Vediamo concorsi che sono disertati». Per Guichardaz poi «non c’è la dovuta attenzione verso i vigili del fuoco e il corpo forestale. Le ingenti risorse investite nella sanità non vanno nella direzione giusta. Non troviamo risposte ai temi ambientali e sociali».
Mauro Baccega (FI) ha sottolineato: «Il no al Bon de Chauffage, il no all’investire risorse per l’edilizia pubblica e per la ristrutturazione degli alloggi e il no all’indennità per tutte le professioni legate la dicono lunga. La moltitudine di annunci si concretizza in una semplice distribuzione a pioggia. Sono incomprensibili le risorse per Aosta. C’è poca attenzione verso le nuove povertà. Non vediamo un futuro di prospettiva».
Ha aggiunto il capogruppo forzista Pierluigi Marquis: «Non ci riconosciamo nel modello assistenzialistico, ma vogliamo che il tessuto produttivo sia al centro. Nel bilancio non ci sono risposte per il settore dell’imprenditoria. Noi crediamo che vada fatto uno sforzo diverso. Non è questo bilancio, che chiamo semestrale, a dare risposte ai valdostani».
Per il capogruppo della Lega Andrea Manfrin: «Abbiamo esaminato senza steccati partitici il documento di programmazione. Abbiamo fatto proposte concrete che avrebbero migliorato la vita dei cittadini. Le risorse per il Bon de Chauffage le abbiamo trovate ma comunque la maggioranza ha votato contro. Abbiamo chiesto una caserma degna per i vigili del fuoco ma siamo stati inascoltati. Nonostante la perdita di 30 operatori socio-sanitari, non si è voluto andare loro incontro. Il nostro voto sarà negativo».
Annunciando l’astensione Claudio Restano (GM) ha motivato: « È un bilancio vecchio stile che distribuisce soldi a pioggia, un po’ di qua e un po’ di là, dimenticando il turismo, lo sport e, per certi aspetti, il sociale. Non possiamo entrare a gamba tesa sulle varie poste così abbiamo cercato di portare delle idee. Abbiamo portato ordini del giorno che hanno tentato di influenzare le vostre decisioni».
La maggioranza
Nel suo intervento il capogruppo dell’Union valdôtaine Aurelio Marguerettaz ha detto: «È stato un dibattito serrato, una serie di ordini del giorno sono stati accolti, altri sono stati giudicati condivisibili. La Valle d’Aosta ha un futuro nel momento in cui valorizza le sue specificità. Il nostro compito è dare alla comunità l’opportunità di lavorare. Il solo sostegno alle frange deboli non sarebbe sufficiente. La povertà si combatte facendo fare a una comunità un passo avanti. 100 mila prima ingressi sulle piste nel ponte dell’Immacolata fanno dire che quella è la strada: vogliamo lavoro e non l’elemosina. Il disagio va contenuto, certo, ma noi vogliamo una comunità che lavora. Non credo che il quadro presentato meriti un voto negativo. Le buone idee che avete proposto cercheremo di farle nostre».
Cita il sostegno agli impianti a fune e ai collegamenti intervallivi, criticato e nel mirino di una parte dell’opposizione.
Per Albert Chatrian capogruppo di Alliance Valdôtaine e VdA Unie: «Le suggestioni sono state numerose. All’interno di questo bilancio c’è una grande attenzione per il presidio territoriale, per la sanità territoriale e per l’edilizia scolastica. Non è certo un bilancio top di gamma ma un mix sul quale le 50 mila famiglie valdostane possono costruire un futuro. È un bilancio fatto su misura con delle novità quale il servizio di elisoccorso notturno. Il bilancio privilegia gli interventi sui mutui della prima casa e mette al centro gli Enti locali ai quali diamo la possibilità di programmare e dare servizi. I rinnovi contrattuali rappresentano una buona fetta di questo bilancio: più di 50 milioni di euro per le fasce medie».
Per Paolo Crétier capogruppo Federalisti Progressisti – Partito Democratico ha parlato di «scelte finanziarie frutto della più ampia condivisione con le forze di maggioranza, in una visione prospettica e chiara che hanno portato inevitabilmente a un lavoro di mediazione. L’obiettivo è quello di lavorare per tutta la comunità, trovando soluzioni possibili, sostenibili e programmatiche».
Per Marco Carrel (Pour l’autonomie): «Siamo convinti che questo bilancio dia delle risposte e, in questi otto mesi, abbiamo lavorato con questa prospettiva. Nel 2024, dovremo tradurre i numeri in fatti: lo faremo lavorando insieme alla maggioranza. La discussione è stata utile e proficua, ma non deve perdere di vista l’obiettivo: da oggi, tutti quanti dobbiamo lavorare».
Carlo Marzi (Stella Alpina) ha dichiarato: «In un momento storico così delicato queste sono scelte chiare e forti e siamo fieri e nel giusto a sostenerle, perché questi sono gli ambiti che, tenendo unita una comunità, si contrappongono a chi questa comunità la vuole divisa e arrabbiata».
A chiudere la maratona sul bilancio è intervenuto il presidente Renzo Testolin: «Questo è un documento sicuramente perfettibile, ma che ha destinato risorse importanti, che dovranno essere trasformate in azioni concrete grazie a quei numeri che qualcuno ha disprezzato. Ma, il bilancio è questo: allocare risorse in determinati settori perché si ritiene che certi interventi siano più importanti e migliori di altri ed è quello che abbiamo fatto con questo bilancio per dare le risposte attese dai valdostani».
Triennio 2024-2026
Gli stanziamenti per la sanità (473 milioni) e il sistema educativo (213 milioni) sfiorano il 40 per cento. I servizi istituzionali – comprensivi delle spese per il personale regionale – pesano per oltre 125 milioni; la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali per 46 milioni; le politiche giovanili, lo sport e il tempo libero per 16 milioni 600 mila; il turismo per 22 milioni.
All’assetto del territorio e all’edilizia residenziale sono destinati quasi 6 milioni; allo sviluppo sostenibile, alla tutela del territorio e all’ambiente circa 80 milioni; al diritto alla mobilità oltre 147 milioni; al soccorso civile oltre 32 milioni; alle politiche sociali e alla famiglia oltre 122 milioni; allo sviluppo economico e alla competitività oltre 37 milioni; alle politiche per il lavoro e la formazione professionale oltre 32 milioni; all’agricoltura, alle politiche agroalimentari e alla pesca 25 milioni; all’energia e alla diversificazione delle fonti energetiche 2 milioni 300 mila; alla finanza locale circa 130 milioni.
Per il 2024
C’è poi un milione di euro per l’Arer, l’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale pubblica, oltre a 200.000 euro per il sistema per l’integrazione dei cittadini stranieri; un contributo di 83.000 euro per sostenere le attività del Centro contro la violenza sulle donne e 434.000 euro per il 2024 e 517.000 per gli anni successivi a favore di una nuova legge in materia di violenza di genere. Sono destinati 273.000 euro al Comune di Arvier per supportarlo nell’ambito del bando borghi. Altri 100.000 euro serviranno al Centro servizi per il volontariato.
(da.ch.)