Vergogna! Rete Civica accusa: onore perduto di 5 consiglieri regionali
Dito puntato contro il presidente del Consiglio Alberto Bertin, l'assessore all'Istruzione Jean-Pierre Guichardaz e Paolo Cretier, Antonino Malacrinò e Andrea Padovani
Vergogna! Rete Civica accusa: onore perduto di 5 consiglieri regionali.
Rete Civica punta il dito contro 5 consiglieri regionali. Secondo Rete Civica, il presidente del Consiglio Alberto Bertin, l’assessore all’Istruzione Jean-Pierre Guichardaz, e i consiglieri Antonino Malacrinò, Andrea Padovani e Paolo Cretier hanno perso l’onore.
I 5 avevano condiviso e sottoscritto il programma elettorale della lista di Pcp, che aveva visto l’elezione di 7 consiglieri e la successiva alleanza per formare la maggioranza regionale. Maggioranza dalla quale erano uscite a ottobre 2021 le consigliere Chiara Minelli e Erika Guichardaz.
I motivi sono elencati in 4 punti
- AVEVANO CONDIVISO E SOTTOSCRITTO un Programma elettorale che, al punto 63, affermava che occorre pensare alla “costruzione di un unico moderno ospedale fuori dal centro, più accessibile, energeticamente efficiente, modulare nella concezione”. Ed invece sei mesi dopo le elezioni hanno avvallato la scelta. costosa e non adatta, di procedere nell’ampliamento dell’attuale struttura che risale al 1942.
- AVEVANO CONDIVISO E SOTTOSCRITTO un Programma che, al punto 9, sottolineava la necessita di una riforma della legge elettorale del Consiglio regionale in modo da introdurre anche in Valle d’Aosta, come in tutte le Regioni italiane, un sistema che consenta agli elettori di decidere direttamente con il loro voto sia il Presidente della Regione sia la maggioranza di legislatura ed il suo Programma di Governo. Ed invece si sono opposti alla Proposta di legge presentata da Pcp che prevedeva proprio questo e hanno votato contro lo svolgimento di un referendum consultivo sulla proposta di Pcp firmata, in sole tre settimane, da 3.363 elettori.
- AVEVANO CONDIVISO E SOTTOSCRITTO un Programma che, al punto 41, affermava “ci impegniamo per la difesa della integrità naturale del Vallone Cime Bianche e perche diventi un atout per la diversiticazione, la gualificazione l’arricchimento dell’offerta turistica della Valle d’Ayas e della Valle d’Aosta”. Ed invece a novembre 2023 hanno votato a favore di un Defr con cui si autorizza l’avvio della progettazione del collegamento funiviario attraverso il Vallone Cime Bianche.
- AVEVANO CONDIVISO E SOTTOSCRITTO formalmente – al momento di candidarsi nella Lista Pcp – l’impegno a versare mensilmente una percentuale prestabilita degli emolumenti percepiti, qualora eletti, alle forze politiche che avevano promosso e sostenuto economicamente il progetto. Tale impegno è stato disatteso fin da subito. Dopo diverse e Inutili sollecitazioni a rispettare l’accordo, sono infine stati citati in giudizio da Rete Civica davanti al Tribunale di Aosta, giudizio attualmente pendente.
Per Rete Civica sono “quattro esempi, ma l’elenco potrebbe essere ben più lungo. Cinque persone che sono salite disinvoltamente sul carro di Pcp, sono andate in giro durante tutta la campagna elettorale esibendo il libro del Programma, hanno formalmente sottoscritto tutti gli impegni politici e finanziari e poi, una volta entrati in Consiglio, hanno abbandonato la Lista da cui erano stati miracolati ed hanno buttato nel cestino il Programma e tutti gli impegni sottoscritti. Vergogna!”
(re.aostanews.it)