Giovani ambasciatori della legalità: «conoscere, per contrastare le mafie»
Una settimana di formazione per un gruppo di studenti
Giovani ambasciatori della legalità: «conoscere, per contrastare le mafie».
Legalità e cittadinanza responsabile
«La conoscenza è il primo strumento di contrasto alle infiltrazioni mafiose: far capire ai giovani come la criminalità organizzata sia in grado di pervadere le attività quotidiane può contribuire concretamente a formare ai temi della legalità e della cittadinanza responsabile».
Così il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, ha inaugurato oggi, martedì 28 novembre 2023, il corso di formazione “Giovani Ambasciatori della Legalità”.
Secondo il presidente del Consiglio, «attraverso questo percorso formativo autorevole, sia sotto il profilo accademico sia dal punto di vista dell’azione concreta di magistratura e forze dell’ordine, i giovani diventano dei veri e propri portavoce della legalità e le loro conoscenze saranno messe a frutto durante una serie di iniziative rivolte alle scuole secondarie della Valle d’Aosta».
La parola, arma potentissima contro le mafie
«La parola è un’arma potentissima contro le mafie, perché le mafie si nutrono di silenzio e di indifferenza – prosegue Bertin -. Giovani che parleranno ai giovani è un modo per accrescere la consapevolezza che la mafia non è un mostro invincibile ma che può essere contrastato innanzitutto con la conoscenza e l’educazione».
Il corso di formazione
Il corso destinati ai giovani ambasciatori della legalità è in programma per tutta la settimana all’Università della Valle d’Aosta.
Vi partecipano giovani iscritti a un corso di laurea e anche laureati.
Il corso è un’iniziativa dell’Osservatorio regionale antimafia istituito presso il Consiglio regionale della Valle d’Aosta e del Dipartimento di Scienze economiche e politiche dell’UniVdA.
«Una grande opportunità» secondo la rettrice di UniVdA
La rettrice Manuela Ceretta ha parlato di «grande opportunità di cui fruiscono in modo particolare in questa edizione iscritte e iscritti a Scienze politiche e delle relazioni internazionali, ma che in futuro spero potrà trovare l’interesse di tutte le studentesse e di tutti gli studenti dell’ateneo valdostano».
«La legalità non è monopolio, appannaggio, di coloro che frequentano Scienze politiche e delle relazioni internazionali – ha spiegato la professoressa Ceretta -.
Riflettere a lungo e con persone competenti, con lezioni universitarie e testimonianze di operatori della legalità, che raccordano teoria e pratica, è un valore aggiunto per tutte e tutti, per gli iscritti a scienze politiche, così come – e penso ai corsi di laurea offerti da UniVdA – a economia, lingue o psicologia ma anche per chi frequenta il corso di scienze della formazione primaria perché i rudimenti di un’educazione alla legalità devono necessariamente essere insegnati e appresi fin da piccoli».
«Approfondire un tema interessante»
«Una bella opportunità – dice Letizia Gagliardi, una delle partecipanti, iscritta al primo anno di scienze politiche e relazioni internazionali dell’UniVdA – che essendo proposta dall’Università è garanzia di qualità della formazione, grazie ai docenti e agli esperti del settore che sono intervenuti.
Una tematica che ho già affrontato nel mio percorso scolastico fin dalle scuole secondarie e che oggi trova un ulteriore approfondimento.
La parte divulgativa nelle scuole mi interessa molto: sono sicura che l’insegnamento dei giovani per i giovani avrà un impatto diverso sulle coscienze.
Noi giovani dobbiamo essere i primi a sconfiggere la disinformazione e collaborare attivamente all’educazione sul tema» conclude la studentessa.
Nella foto in alto, relatori e studenti del primo corso di formazione per giovani ambasciatori della legalità.
(re.aostanews.it)