Sciopero Cgil e Uil: «Tolta dignità a lavoro e pensioni, mobilitazione non si ferma»
Un centinaio di persone al presidio della Porta Praetoria ad Aosta. La segretaria della Cgil VdA, Vilma Gaillard ricorda anche Giulia Cecchettin: «Femminicidio gravissimo peccato della nostra società»
«È solo l’inizio, la mobilitazione non si ferma». Non si arresta la protesta di Cgil e Uil che venerdì, alla Porta Praetoria, hanno allestito un presidio nell’ambito della seconda giornata di sciopero, questa volta riservata al Nord Italia.
Lo sciopero
Una sessantina le città coinvolte da presidi e manifestazioni, il tutto per dire ancora una volta basta alla Manovra del Governo Meloni che, a detta di Cgil e Uil, non dà dignità a lavoratori, donne, pensionati e giovani.
«Con queste manifestazioni vogliamo avvicinarci ai cittadini e i riscontri ottenuti ci dicono che la gente avalla questa mobilitazione» esclama la segretaria della Cgil VdA, Vilma Gaillard, che poi entra nei dettagli delle motivazioni.
Con un Governo che non ha ascoltato «le parti sindacali», provando anche a portare avanti lo sgarro della convocazione (rinviata a martedì) proprio nella giornata dello sciopero, Gaillard ricorda come Cgil e Uil «non condividono i contenuti della manovra».
Secondo la segretaria, infatti, la legge di bilancio «non viene incontro alle esigenze del lavoro e mette i lavoratori gli uni contro gli altri».
Aumenti salariali assorbiti dall’inflazione, pensione che vola verso i 43 anni di contributi, pensionati usati per far cassa e tasse che «non colpiscono le ricchezze, ma sempre i soliti», sono il leit motiv del presidio.
Giovani e donne
Ricordati anche i giovani «che sono sempre più precari», Gaillard ha chiuso con un omaggio alla povera Giulia Cecchettin, la ragazza vittima dell’ennesimo femminicidio.
«Condanniamo la manovra, la mobilitazione ci vedrà impegnati anche in futuro – dice ancora Gaillard -. Bisogna puntare sulla contrattazione nazionale, unica vera tutela per i salari, il benessere e la sicurezza in azienda».
Poi, sul mondo femminile.
«Viviamo il dramma di una ragazza brutalmente uccisa, ma ogni giorno viviamo cose del genere – conclude -. Il femminicidio è un gravissimo peccato della nostra società e il mondo del lavoro è impegnato a contrastare tutte le molestie e le ingiustizie che si vivono anche proprio sul posto di lavoro».
Commercio e Turismo
All’attacco del Governo Meloni, e non solo, anche Elena Cannatà della UILTuCS Valle d’Aosta.
«I rinnovi dei contratti di lavoro sono rimasti una chimera – esclama Cannatà -. E quello arrivato, della vigilanza, è stato dichiarato “sfruttamento”».
La situazione di commercio e turismo è tutt’altro che rosea, visto che nei settori trainanti della nostra regione gli stipendi «si vanno a ridurre» e le attività «non sono privilegiate, ma penalizzate – spiega ancora Cannatà -. Va favorita l’attrattività del settore e la fidelizzazione dei lavoratori, bisogna condividere un lavoro che porti al raccordo tra formazione professionale e carriera e ci vogliono contratti integrativi per allungare i periodi lavorativi».
Insomma, basta alla «flessibilità estrema» e si a quanto fatto dalla Spagna, che ha praticamente cancellato «i contratti a tempo determinato».
Industria e precari
Ci va giù duro Fabrizio Graziola, segretario della Fiom Cgil Valle d’Aosta e della Nidil Cgil.
«Cgil e Uil mettono il lavoro, come lo intendiamo noi, al centro, non come lo vogliono ormai gli imprenditori, che lo intendono come sfruttamento e produzione» esclama Graziola, che ricordato come in Italia ci siano i salari «tra i più bassi d’Europa», punta il dito contro l’evasione fiscale.
«Vale 100 miliardi all’anno – continua -. Ma ci dicono che non ci sono soldi e si continua a far pagare lavoratori e pensionati».
In un momento «difficile» per l’industria, Fabrizio Graziola chiede dignità.
«Tante nazioni corrono verso le nuove transizioni, noi camminiamo e cerchiamo di portare multinazionali che ci sfruttano, poi lasciano i cadaveri sul campo – attacca ancora -. Abbiamo bisogno di sviluppo e ricerca puntando sui giovani, mentre invece abbiamo il mercato del lavoro più flessibile che ci sia».
Questo non consente di accedere a mutui e finanziamenti e spinge via ogni anno 120 mila ragazzi dallo Stivale.
«Anche in Valle la situazione è difficile – conclude -. GPS Standard e MCV hanno attivato fortemente la cassa integrazione, la Datalogic ha abbandonato, ma l’industria è sparita dall’agenda politica regionale: si pensa di poterne fare a meno».
Pensionati
Ultima panoramica sui pensionati, con Elia Impieri (Uil Pensionati) e Domenico Falcomatà (Spi Cgil).
«Il Governo non garantisce risorse per la legge sull’autosufficienza e fa mancare sostegno alle famgilie povere, non riuscendo neanche a cambiare lo sguardo sul modello di famiglia che sta mutando – afferma Impieri -. Le persone vanno messe al centro, ci vogliono investimenti su Welfare e legami sociali per garantire una vita dignitosa a persone (anziani fragili soprattutto) che sono sempre più poveri e faticano ad arrivare alla seconda settimana del mese».
«La Manovra non va nella direzione voluta – conclude Falcomatà -. Il governo sta prendendo in giro gli italiani, inasprendo la Fornero e tagliando le tasse. L’aumento delle pensioni di 9.8 euro lordi è ridicolo e le donne sono sempre più penalizzate: oltre al lavoro, spesso devono portare avanti la famiglia, ma questo perché non ci sono politiche atte a favorirle, come dimostra la crescente denatalità».
(alessandro bianchet)