Ad Aosta compare uno striscione di Casapound: «Ma quale patriarcato, questo è il vostro uomo rieducato»
È successo nella serata di ieri, 23 novembre; l'iniziativa è stata portata avanti in diverse città d'Italia
«Ma quale patriarcato, questo è il vostro uomo rieducato». Recita così uno striscione apparso (e poi rimosso) nella serata di ieri, 23 novembre, all’Arco d’Augusto di Aosta. Il riferimento è a Filippo Turetta, arrestato sabato scorso in Germania con l’accusa di aver brutalmente ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin nella notte tra l’11 e il 12 novembre.
A esporlo è stata Casapound, che lo ha comunicato in una nota. L’iniziativa è stata portata avanti dal movimento in diverse città d’Italia e analoghi striscioni sono comparsi in più parti dello stivale.
Lo striscione è stato fotografato da alcune persone, che lo hanno postato sui social.
Uno striscione a favore del patriarcato: la nota di Casapound
«Casi di cronaca come quello di Giulia sono il risultato di una società malata, che, nella corsa alla decostruzione sociale e di genere, ha creato individui imbelli, incapaci di affrontare un qualsiasi tipo di fallimento e di sconfitta – si legge -. Chi parla di patriarcato è il primo colpevole della dissoluzione dei rapporti tra uomo e donna; la lotta di classe ha lasciato spazio alla lotta di genere, in una continua e reciproca accusa che altro non può generare se non mostri».
Non solo. «Invece di spingere il cittadino a coltivare giusti valori, si lascia spazio al liberismo più completo dove diventa emancipazione vendersi su OnlyFans, dove la meritocrazia diventa un tabù e diventa imperativo distruggere i fondamentali e complementari ruoli di Uomo e Donna – prosegue -. Inutile girarci intorno, indicare gli uomini come eternamente colpevoli: i Filippo Turetta di turno sono proprio gli uomini “rieducati” da questo sistema, senza aspirazioni, senza coraggio, senza virilità».
Il dibattito
L’episodio è avvenuto nella settimana in cui il tema del patriarcato è stato al centro del dibattito politico nazionale e regionale. In Consiglio Valle il consigliere della Lega Luca Distort aveva detto che la società patriarcale ha dato «intere generazioni di uomini forti e stabili».
Parole che sono state condannate da più parti. Per Adu si è trattato di «dichiarazioni sessiste inaccettabili».
Lo striscione è apparso in piazza Arco d’Augusto, dove mercoledì circa 200 persone si sono ritrovate per ricordare Giulia Cecchettin.
(t.p.)