Traforo Gran San Bernardo: chiusura scongiurata, si va verso la soluzione della querelle internazionale
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prende in considerazione l'estensione della concessione alla Sitrasb, società italiana di gestione del tunnel pronta a mettere in campo i 26 milioni di euro per il rifacimento della soletta nella tratta italiana
Traforo Gran San Bernardo: chiusura scongiurata, si va verso la soluzione della querelle internazionale.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prende in considerazione l’estensione della concessione alla Sitrasb, società italiana di gestione del tunnel pronta a mettere in campo i 26 milioni di euro per il rifacimento della soletta nella tratta italiana.
Lo ha ventilato il sottosegretario del Mit, Tullio Ferrante. È quanto emerge dalla risposta all’interrogazione a risposta immediata appena pronunciata in Commissione Trasporti alla Camera.
L’invito
«Al fine di individuare la copertura finanziaria delle maggiori risorse necessarie all’esecuzione dell’intervento, il Mit ha invitato la Società Sitrasb a predisporre una proposta di revisione convenzionale che contempla l’estensione della concessione per un periodo di 16 anni, in assenza di profitti addizionali».
Ferrante ha tuttavia precisato che «tale proposta è attualmente in corso di valutazione da parte della Commissione europea per i profili inerenti al rispetto delle norme comunitarie in materia di concorrenza».
«Congiuntamente al procedimento di revisione del rapporto concessorio, attualmente in fase istruttoria, il Mit si è attivato per individuare le risorse necessarie per l’esecuzione dei lavori alla luce delle esigenze espresse dalla Sitrasb» ha puntualizzato il sottosegretario.
Ha poi concluso: «La conclusione di tale attività di ricognizione è prevista a breve, fermo restando la disponibilità del Mit ad attivare un tavolo di confronto con le due società di gestione – Sitrasb e Sisex – per la condivisione delle attività propedeutiche alla realizzazione dei lavori previsti e la gestione dei flussi merci».
L’antefatto
A suonare la campanella di allarme Olivier Français, presidente della società che gestisce la tratta svizzera del tunnel , che aveva ventilato la chiusura dell’arteria internazionale qualora non fossero arrivati i 26 milioni dovuti dall’Italia per i lavori di rifacimento della soletta. Somma che la Sitrasb, che gestisce la tratta italiana, è pronta a mettere in campo a fronte della garanzia della proroga della concessione in scadenza nel 2034.