Violenza sulle donne in Valle d’Aosta: in soli 8 mesi, 250 casi registrati in Pronto Soccorso
Nel 2022, i casi registrati sono stati 151; nella maggior parte dei casi, si tratta di donne di nazionalità italiana e la violenza è maturata in ambiente domestico
Violenza sulle donne in Valle d’Aosta: in soli 8 mesi, 250 casi registrati in Pronto Soccorso.
Nei primi 8 mesi dell’anno, sono stati 250 circa i casi di violenza sulle donne registrati al Pronto Soccorso dell’ospedale Parini di Aosta.
Nel 2022, 151 casi registrati
Nel 2022, i casi registrati erano stati complessivamente 151, la maggior parte dei quali hanno coinvolto donne di nazionalità italiana, con un’età media di 38 anni e nella metà dei casi, in ambiente domestico.
Lo rende noto l’azienda Usl, in prima linea nel combattere la violenza di genere e che comunica che, sabato 25 novembre, gli operatori del Pronto Soccorso, apporranno sulla divisa un adesivo per ribadire il loro impegno contro la violenza sulle donne e la loro presenza accanto alle donne.
Materiale informativo, accoglienza e rete antiviolenza
Le referenti della violenza di genere dell’azienda Usl Valle d’Aosta, Antonia Billeci, dirigente medico della Struttura Complessa di Medicina e Chirurgia d’accettazione e Urgenza e Emergenza territoriale, e l’infermiera di Pronto Soccorso e 118 Katia Vallet, distribuiranno materiale informativo sulle attività di accoglienza in Pronto soccorso, ma anche sulla rete antiviolenza presente sul territorio.
250 donne in Pronto Soccorso
I dati sono in crescita, così come lo sono in tutta Italia.
Dei 250 casi riferiti ai primi 8 mesi del 2023, 200 sono donne italiane, 17 extra europee e 10 europee.
In 82 casi, la violenza si è consumata in ambiente domestico; in altri 80 in strada e i restanti in ambiente lavorativo o esercizi pubblici.
Il commento di Billeci e Vallet
«È importante precisare che si tratta di un incremento in parte reale, ma in parte sicuramente dovuto da un lato ad un aumentato numero di donne che trovano il coraggio di denunciare, forti di una maggiore fiducia nelle istituzioni e nel personale di soccorso, e dall’altro, appunto, dalle competenze del personale che è stato preparato adeguatamente nel corso di formazione specifico, organizzato dall’azienda Usl – spiegano Antonia Billeci, dirigente medico della Struttura Complessa di Medicina e Chirurgia d’accettazione e Urgenza e Emergenza territoriale e responsabile scientifica del corso, e l’infermiera di PS e 118 Katia Vallet, referenti regionali e aziendali per la violenza di genere.
Su Gazzetta Matin in edicola lunedì 20 novembre, l’approfondimento sul tema, altri dati e le iniziative organizzate per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sabato 25 novembre.
(c.t.)